A sud di Roma, dove l’aria si fa più leggera e i colli sembrano disegnati per accogliere il sole, si stende una delle zone più amate del Lazio: i Castelli Romani.
Un mosaico di borghi, vigne e sapori che raccontano — calice dopo calice — la storia millenaria del vino dei Castelli Romani, simbolo autentico dell’enogastronomia laziale.
Tra colline e vulcani: l’anima dei Castelli
Chi arriva quassù, magari per una gita fuori porta o un fine settimana tra amici, resta colpito subito da un profumo: quello della terra vulcanica, ricca e viva, che da secoli regala ai vini locali mineralità e carattere.
È proprio tra queste colline che nascono nomi ormai familiari a chi ama il vino: Frascati DOCG, Marino DOC, Velletri DOC.
Non sono solo etichette, ma storie di mani che potano, di uve che maturano lente sotto il sole, di famiglie che custodiscono saperi tramandati di padre in figlio.
Le vigne di Malvasia del Lazio, Trebbiano e Cesanese disegnano i pendii come pennellate di verde e d’oro, regalando vini che sanno di convivialità e di tavole imbandite, di chiacchiere lente e sorrisi sinceri.
Cantine e sapori: dove il vino incontra la cucina
Nei Castelli Romani il vino non è solo una bevanda: è una forma di accoglienza.
Le cantine, spesso a conduzione familiare, aprono le loro porte a chi vuole scoprire la magia che si cela dietro ogni bottiglia.
Durante una degustazione, può capitare di ascoltare il racconto di un nonno che ancora ricorda le vendemmie a mano o di un giovane enologo che sperimenta nuove tecniche mantenendo intatto lo spirito di un tempo.
Seduti a un tavolo con vista sui vigneti, un Frascati Superiore fresco accompagna alla perfezione un piatto di pasta alla gricia, mentre un Cesanese deciso trova la sua anima gemella nella porchetta di Ariccia, regina incontrastata delle feste di paese.
E tra un brindisi e l’altro, i borghi si svelano: Grottaferrata con le sue abbazie, Nemi con le fragoline, Castel Gandolfo e il suo lago placido come un quadro.
Il turismo del gusto: un’esperienza da vivere
Negli ultimi anni, i Castelli Romani sono diventati meta prediletta per chi cerca un turismo diverso: più lento, più autentico, fatto di incontri e sapori veri.
Le strade del vino, le sagre e le feste dell’uva — come la celebre Festa del Vino di Marino — attirano curiosi e intenditori, offrendo la possibilità di conoscere da vicino un patrimonio che unisce storia, cultura e gastronomia.
Un brindisi alla tradizione
Bere un calice di vino dei Castelli Romani è come sfogliare un libro che parla di generazioni, di fatica e di passione.
Ogni sorso racconta la forza di un territorio che ha saputo reinventarsi, senza mai dimenticare le proprie radici.
E forse è proprio questo il segreto del suo fascino: un equilibrio perfetto tra passato e futuro, tra semplicità e poesia.


































































































































































