C’è un’Italia che si scopre solo a passo lento.
Un’Italia che profuma di pane cotto a legna, di vino giovane versato con orgoglio, di vento che attraversa colline e borghi.
È l’Italia dei cammini del gusto, dove ogni sentiero è un incontro — con la terra, con le persone e con la memoria di un tempo in cui il cibo era rito, condivisione, identità.
Dalla via Francigena alla via di Francesco, oggi sempre più viaggiatori scelgono di riscoprire il Paese camminando, lasciandosi guidare dai sapori e dalle storie che abitano le nostre strade più antiche.
La Via Francigena: il cammino che sa di vino e di pane
La via Francigena non è solo un percorso medievale: è un viaggio nel gusto e nella bellezza.
Chi la percorre attraversa campi di grano e vigneti che cambiano colore con la luce del giorno. In Emilia il profumo è quello del parmigiano stagionato e dei salumi; in Toscana si fa più morbido, tra un bicchiere di Chianti e una fetta di pane sciapo con l’olio nuovo.
A San Gimignano la Vernaccia racconta la pazienza delle colline, in Val d’Orcia il pecorino ha il sapore delle mani che lo lavorano da generazioni.
Sulla Francigena, ogni tappa è un racconto: un’osteria che resiste, una locanda di pietra, un sorriso che ti accoglie anche se arrivi con le scarpe infangate.
La via di Francesco: la lentezza che nutre
Più intima, più silenziosa, la via di Francesco attraversa l’Umbria come un filo di luce.
Da La Verna a Assisi, fino a Greccio, ogni passo è un invito alla riflessione — ma anche alla scoperta dei sapori semplici e sinceri di questa terra.
Qui il pellegrino trova rifugio in un agriturismo dove il camino è acceso e la tavola profuma di tartufo nero, pasta alla norcina e pane ancora caldo.
Un bicchiere di Sagrantino di Montefalco racconta la forza di una regione che sa essere umile e generosa, proprio come il suo santo.
Camminare lungo la via di Francesco significa riscoprire il valore del tempo: il tempo di sedersi, di ascoltare, di gustare.
Il viaggio del gusto: un ritorno alle origini
Chi sceglie questi cammini non cerca solo paesaggi.
Cerca una connessione autentica con ciò che mangia, con chi lo produce, con la terra che lo nutre.
In un’Italia che corre, la Francigena e la via di Francesco invitano a rallentare: a guardare il tramonto con un bicchiere di vino in mano, a condividere un pasto con chi fino a ieri era un estraneo, a sentire che ogni sapore racconta una storia.
Le regioni attraversate — Toscana, Lazio e Umbria — stanno riscoprendo in questi percorsi un modo nuovo di fare turismo: più lento, sostenibile e umano, capace di unire spiritualità, cultura e gastronomia.
Un’Italia da assaporare, passo dopo passo
Camminare e mangiare sono due gesti semplici, ma profondamente italiani.
Dalla via Francigena alla via di Francesco, ogni cammino del gusto è un invito a tornare alle radici, a riempirsi non solo di chilometri, ma di emozioni, profumi e incontri.
Perché, in fondo, viaggiare è questo: arrivare con le scarpe impolverate, ma con il cuore pieno e la memoria colma di sapori che non si dimenticano.


































































































































































