I libri sono una porta aperta su mondi diversi e, talvolta, distanti dal nostro. Ognuno di noi, con la lettura, ha modo di vivere innumerevoli storie ed esperienze, viaggiare e sognare a occhi aperti. Ognuno di noi, poi, ha qualcosa da dire, emozioni da esprimere, e spesso si sceglie la scrittura per tirare fuori ciò che si ha dentro. Tuttavia, molti pensano di poter trasformare questa passione in un lavoro, senza però conoscere i passi da muovere e la giusta direzione. Ne parliamo insieme allo scrittore e fondatore dell’agenzia letteraria Saper Scrivere, Diego Di Dio.
Diego Di Dio, cosa ti ha portato a entrare nel mondo dell’editoria?
La passione per i libri, ma non solo; direi la passione per le storie in generale. Mi occupo di narrativa a tutti i livelli: romanzi, racconti, fumetti (ma anche film, serie tv che spiego durante i corsi ecc.)
Cosa pensi del panorama editoriale attuale?
È un’editoria, quella italiana, contraddittoria, satura, strana. Abbiamo quasi 80.000 nuovi titoli pubblicati all’anno, quasi 5.000 editori ufficialmente registrati, eppure un tasso di lettura che non supera il 42%; i numeri del Premio Strega ci hanno fatto capire quanto poco vendono i libri. La situazione è paradossale, e non credo durerà per sempre.
Nella tua attività con l’agenzia, offri una vasta gamma di servizi editoriali, ma in particolare hai un’ampia scelta di corsi e più di mille studenti e studentesse. Quali sono i corsi più richiesti?
Sì, a breve toccheremo quota 1.500 studenti iscritti ai nostri corsi (a partire, ovviamente, dal primo corso, anno 2017). I corsi più richiesti in assoluto sono quelli che preparano al lavoro editoriale, ossia il Corso di Correzione di Bozza (indirizzato, appunto, ad aspiranti correttori di bozze) e, soprattutto, il nostro corso principe, il Master Editing (indirizzato ad aspiranti editor, redattori editoriali e in genere professionisti dell’editoria). Significa che la gente vuole lavorare nel mondo dei libri; e molti vogliono occupare entrambi i versanti: scrittura e lavoro editoriale (infatti il Corso Base di Scrittura Creativa è il terzo più venduto).
Conta più il talento o la formazione per diventare scrittori? Può esserci talento senza formazione o viceversa?
Occorrono entrambe le cose. Il talento, se non viene coltivato e affinato, non porta da nessuna parte; da solo non basta, il talento. Occorrono esercizio, fame, disciplina, determinazione, studio. D’altro canto, la migliore formazione del mondo, senza un briciolo di talento o predisposizione naturale, non potrà produrre che risultati provvisori, forse mediocri. C’è bisogno di entrambe le cose, per me.
Ad aprile ricorre la Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore. Vuoi spiegarci meglio come funzionano i diritti d’autore in ambito editoriale?
Be’, il discorso sarebbe molto lungo, perché la normativa sul diritto d’autore è complessa. Possiamo dire che, quando un autore pubblica un libro, cede i diritti di sfruttamento economico della sua opera, diritti che si dividono in due categorie: primari (pubblicazione del libro) e secondari (traduzioni, trasposizioni ecc.). In cambio di questa cessione, ha diritto a un compenso, ossia le royalties (percentuale sul prezzo di copertina per ogni copia venduta) ed eventuale anticipo.
Parliamo di te, Diego Di Dio: quando è nata la passione per la scrittura? E quando hai deciso di trasformarla in un lavoro?
È nata praticamente con me. Ho letto e scritto sin da bambino e, da sempre, il mio obiettivo è stato quello di fare lo scrittore. Questo non è mai cambiato, non cambierà mai. Con il tempo e con lo studio, però, ho scoperto la bellezza del lavoro editoriale in ogni possibile sfaccettatura; non solo scrittura, ma anche editing, lavoro sui testi, insegnamento, realizzazione di libri, curatela di collane ecc. Oggi l’agenzia Saper Scrivere conta sei persone.