Mangiare cibo scaduto, quando e come è possibile? Ecco cosa dicono gli esperti

mangiare cibo scaduto

Con gli impegni sempre più incombenti, immersi tra il lavoro e la famiglia, ci si riduce spesso a fare una spesa frettolosa, senza guardare bene le date di scadenza dei prodotti, o a comprare quanta più roba possibile per coprire più giorni della settimana, non avendo molto tempo a disposizione. Il rischio in questi casi è quello di ritrovarsi con cibi al limite della scadenza appunto e di dover poi fare una scelta: mangiare cibo scaduto oppure no?

 

Non è la prima volta che vi parliamo di come rendere la nostra alimentazione sana riducendo i costi. La domanda è legittima, anche se forse sarebbe meglio prestare massima attenzione alle etichette dei prodotti prima di acquistarli, evitando inoltre l’annosa questione dello spreco alimentare. Ci sono comunque cibi che possono essere consumati anche oltre la data di scadenza. In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio quando è possibile mangiare cibo scaduto e quali sono i casi in cui è meglio evitare.

 

MANGIARE CIBO SCADUTO: LA DIFFERENZA TRA IL TMC E LA DDS

 

Mangiare cibo scaduto, quando e come è possibile? Ecco cosa dicono gli esperti

 

Gli esperti sono sempre chiari nel segnalare le scadenze alimentari e nel dare la possibilità di poter mangiare cibo scaduto o meno. Bisogna in primis fare attenzione al TMC e alla DDS.

Il TMC è il tempo minimo di conservazione, quello che sulla confezione dei prodotti è indicato con la dicitura: da consumarsi preferibilmente entro il. La scritta è poi seguita da giorno, mese e anno. Ci son diverse tipologie di TMC, che possono farci comprendere entro quale lasso di tempo è possibile mangiare cibo scaduto. Se esso riporta il giorno, il mese e l’anno allora è possibile consumare l’alimento fino a tre mesi dopo la data indicata. Se vengono segnalati solo mese e anno, il prodotto si può mangiare fino a 18 mesi dopo la data segnalata. Se infine compare solo l’anno, i cibi si possono utilizzare senza alcuno rischio anche dopo i 18 mesi successivi alla data riportata nell’etichetta.

Il discorso è diverso con la DDS, perché rappresenta una data di scadenza obbligatoria oltre la quale non si può mangiare cibo scaduto, perché potrebbe causare danni alla nostra salute. Sulla confezione degli alimenti la DDS è riportata con la dicitura: da consumarsi entro il, seguita dalla data esatta. In questi casi oltre tale data il cibo va gettato.

 

GLI ALIMENTI CHE SI POSSONO MANGIARE ANCHE OLTRE LA SCADENZA

 

mangiare cibo scaduto

 

Ci sono molti casi in cui è possibile mangiare cibo scaduto. Inoltre per evitare di andare oltre la scadenza si potrebbero comunque congelare i prodotti che non hanno raggiunto o superato la data riportata nella confezione. Per i cibi freschi come le verdure oppure la carne e il pesce, si può optare per il surgelamento dopo averli cucinati, senza però far passare più di due mesi poi per consumarli.

Tra i prodotti che si possono consumare oltre la data di scadenza ci sono quelli secchi, la farina, la pasta, i biscotti, il riso, il pane, i cereali e mediamente tutti i prodotti in scatola a lunga conservazione. Ci sono poi quei prodotti che hanno una scadenza così lunga, come l’acqua, che è praticamente impossibile che si consumino dopo la data riportata nell’etichetta.

Le conserve di pomodoro, che hanno un termine che va dai 12 ai 20 mesi, si possono mangiare entro due mesi. I sottaceti, variano da 2 a 3 anni, ma, anche in questo caso, si possono consumare entro due mesi dalla scadenza.

È possibile mangiare cibo scaduto anche nei casi di formaggi stagionati e a pasta dura, rimuovendo l’eventuale possibile muffa sul lato esterno. L’olio, ad esempio, può essere consumato fino a otto mesi dopo la data di scadenza. I surgelati si possono mangiare fino a due mesi dopo la data di scadenza riportata sulla confezione, così come il pesce in scatola.

Infine anche lo yogurt si può mangiare 6 o 7 giorni dopo la data di scadenza, ma purtroppo perderà le sue proprietà nutritive. L’indicazione della data di scadenza non è invece obbligatoria se si tratta di zucchero, di sale, di bevande alcoliche, con percentuale di alcol non superiore al 10%, di gomme da masticare, di vino e aceto.

 

MANGIARE CIBO SCADUTO: GLI ALIMENTI CHE NON DEVONO ESSERE CONSUMATI

 

Mangiare cibo scaduto, quando e come è possibile? Ecco cosa dicono gli esperti

 

Ci sono casi in cui mangiare cibo scaduto è altamente sconsigliato, perché potrebbe causare rischi per la salute e la proliferazione di batteri o virus all’interno dei prodotti oltre la data di scadenza. Sono assolutamente da non consumare gli alimenti freschi, come il latte o i formaggi non stagionati e a pasta morbida; anche la carne, soprattutto cruda, sarebbe da evitare.

Vanno rispettate le scadenze dei succhi di frutta, perché essendo pastorizzati sono più inclini alla formazione di batteri e lieviti dopo la data indicata. Non si può mangiare cibo scaduto anche se si tratta di salumi, fragole, lamponi, mirtilli, verdura a foglie verdi.

Particolare attenzione bisogna infine avere con le uova che sì, in alcuni casi si possono consumare crude o alla coque entro 3 giorni e invece fritte entro una settimana, ma è sempre preferibile rispettare la data di scadenza, onde evitare spiacevoli problemi per la salute.

Come abbiamo visto, salvo alcune eccezioni, non tutti i cibi sono da buttare dopo la data di scadenza. L’Unione Europea sta infatti valutando di inserire la nuova dicitura: spesso buono oltre. Ad ogni modo un po’ di accortezza nell’acquisto e nel consumo non farebbe male, soprattuto per contrastare lo spreco alimentare, visto e considerato che in molte parti del mondo c’é chi patisce la fame e non può permettersi nemmeno un solo pasto al giorno.

 

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