MedFilm Festival: tra dialogo interculturale e nuove scoperte cinematografiche

MedFilm Festival: tra dialogo interculturale e nuove scoperte cinematografiche

Il MedFilm Festival di Roma, dedicato alle opere del Mediterraneo e giunto alla sua 29a edizione, si conferma come un evento di prestigio nel panorama cinematografico internazionale. Dal 9 al 19 novembre la Capitale si trasforma in un crocevia di culture, idee e visioni artistiche che attraversano e uniscono le sponde del Mediterraneo fino al Medio Oriente.

 

A pochi giorni dalla conclusione della Festa del Cinema di Roma di cui vi abbiamo raccontato tutto, un altro appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema e non solo, sta per cominciare. Il MedFilm Festival, nato nel 1995, è il più antico e longevo Festival cinematografico di Roma e il primo in Italia a dedicarsi esclusivamente alle opere dei paesi del Mediterraneo. Potete consultare il programma anche sulla pagina dell’evento. Un luogo di incontro e scambio per professionisti del settore e appassionati, con una programmazione che spazia dai lungometraggi ai corti, passando per importanti documentari che raccontano storie di attualità, tradizione e resistenza.

In un’epoca di crescenti muri che si innalzano, il Festival si impegna a costruire ponti tra le culture. Il cinema, con la sua capacità di evocare empatia e raccontare storie che parlano a tutti, diventa uno strumento di comprensione reciproca stimolando al contempo un dibattito costruttivo su temi sociali, politici ed economici che interessano tutti i paesi del bacino Mediterraneo.

 

MEDFILM FESTIVAL: FILM IN CONCORSO E OSPITI D’ECCEZIONE

 

MedFilm Festival: tra dialogo interculturale e nuove scoperte cinematografiche

 

 

Protagonista di questa edizione del MedFilm Festival è Maria Callas, voce indimenticata del Mediterraneo di cui il 2 dicembre ricorre il centenario dalla nascita, alla quale il Festival rende omaggio con l’immagine ufficiale realizzata dal video artista Gianluca Abbate. Femminile, potente, mitologica, è lei il simbolo della rinascita.

Negli undici giorni di festival sfileranno nella capitale oltre sessanta ospiti internazionali tra cui spiccano l’attrice Angela Molina, icona del cinema spagnolo ed europeo che riceverà il Premio alla Carriera, ma anche Yousry Marsallah, Faouzi Bensaidi e Lorendo di Costanzo.

Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche vede in programma 8 titoli provenienti da 8 diversi paesi, con film che esplorano tematiche di interesse collettivo e altri più intimi e personali.

Il via è dato da Endless Borders del regista iraniano Abbas Amini, che racconta una storia d’amore, di lotta e di redenzione al confine tra Iran e Afghanistan. The Vanishing Soldiers, dell’israeliano Dani Rosenberg, e Behind The Mountains del tunisino Mohamed Ben Attia, invece, esplorano le strutture sociali e il potere analizzandone gli effetti collaterali, il primo attraverso il punto di vista di un soldato disertore e la sua frenetica fuga, il secondo seguendo il sogno di un ex detenuto di scappare per ricongiungersi con suo figlio.

 

LE ALTRE PROIEZIONI E GLI EVENTI DA NON PERDERE

 

MedFilm Festival: tra dialogo interculturale e nuove scoperte cinematografiche

 

La Spagna partecipa con Matria, esordio alla regia di Álvaro Gago: la parabola di vita di una lavoratrice, Ramona, che lotta insieme alle sue colleghe per una vita più dignitosa dopo il ritorno al salario minimo.

Le Gang des Bois du Temple, invece, porta la firma del regista franco-algerino Rabah Ameur-Zaïmeche e usa l’espediente di una rapina a un principe arabo per sfatare i pregiudizi sulle banlieu.

Non mancano i documentari come Dancing on the Edge of a Volcano, che mostra la regista Mouria Aki mentre prova a girare il suo film Costa Brava, Lebanon per poi analizzare gli eventi successivi all’esplosione del porto di Beirut nel 2020, ma anche The Mother of All Lies, primo lungometraggio di Asmae El Moudir e candidato marocchino ai Premi Oscar 2023, che è un viaggio autobiografico che tenta di ricostruire la Rivolta del pane attraverso un’analisi interiore delle menzogne che hanno impregnato la vita della regista.

Infine, The Burdened ci immerge nella difficile vita familiare di Ahmed e Isra’a e nelle difficoltà economiche che la coppia e i loro figli devono affrontare nello Yemen post guerra civile. Il film è il candidato yemenita agli Oscar 2023.

Il MedFilm Festival si impegna a offrire una varietà di esperienze cinematografiche che riflettono la ricchezza e la complessità delle culture mediterranee, per questo oltre ai film in concorso sono diverse le sezioni da tenere d’occhio.

 

MEDFILM FESTIVAL: SEZIONE ATLANTE 

 

registi emergenti

 

Nella Sezione Atlante, il fuori concorso di MedFilm Festival, 9 opere di grandi maestri e giovani autori alternano differenti prospettive generazionali per mostrare tutti i punti di vista del cinema mediterraneo. L’evento più atteso è indubbiamente l’anteprima mondiale di Jours d’été, l’ultima fatica del regista Faouzi Bensaidi che sarà presente al festival. Il film è liberamente ispirato a Il Giardino dei Ciliegi di Anton Čechov ed è una vera e propria lettera d’amore al Marocco.

Da menzionare anche l’anteprima di About Dry Grasses, del regista turco Nuri Bilge Ceylan, in concorso a Cannes 2023, ma anche la presentazione della versione restaurata del film di Yousry Nasrallah Le Porte du Soleil alla presenza di entrambi i registi. Gli altri film della Sezione Atlante sono La Sirène dell’iraniana Sepideh Farsi, Backstage dei registi Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane – qui al loro esordio al lungometraggio – e Yurt, prima regia di Nehir Tuna.

 

PERLE E IBERIANA 

 

MedFilm Festival: tra dialogo interculturale e nuove scoperte cinematografiche

 

Come sempre torna anche quest’anno la storica sezione dedicata al cinema italiano indipendente, Perle, con 3 film che esplorano varie sfaccettature della vita mediterranea e che sono intrinsecamente legati al mare. Procida è un film collettivo dei ragazzi dell’Atelier di Cinema del Reale, realizzato con la supervisione di Lorenzo di Costanzo che sarà presente al festival; Semidei è il lavoro di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta mentre Sconosciuti puri è l’ultima opera di Mattia Colombo e Valentina Cicogna.

Il MedFilm Festival omaggia la Spagna non solo con il già citato Premio alla Carriera ad Angela Molina, ma anche e soprattutto con un’articolata panoramica sulla cultura e sul cinema spagnolo. Quattro film presenti nella sezione Iberiana: il vincitore dell’Orso d’oro a Berlino 2022 Alcarràs, Secaderos di Rocío Mesa e Negu Hurbilak del Colectivo Negu.

Sono da menzionare anche altre due sezioni di fondamentale importanza, Voci dal Carcere e Sguardi dal Futuro, che danno modo di conoscere, da un lato, i cortometraggi realizzati da e con i detenuti delle carceri italiane e dall’altro i nuovi talenti di domani, attraverso le opere di diploma dei giovani membri della giuria Methexis provenienti dalle scuole di cinema italiane e internazionali.

 

MEDMEETINGS: L’IMPORTANZA DI FARE NETWORKING

 

MedFilm Festival

 

Infine, la 7° edizione dei MedMeetings, ormai parte integrante del MedFilm Festival e appuntamento immancabile, rappresenta una piattaforma professionale di fondamentale importanza per produttori, filmmaker e distributori italiani. Questi incontri fungono da catalizzatori per nuove collaborazioni e sono essenziali per chi cerca di entrare nel mondo del cinema o di espandere la propria rete nel mercato cinematografico.

Novità di questa edizione è la creazione del MedPitching Award, che ha l’obiettivo di dare visibilità e sostegno al progetto più promettente per quanto riguarda le co-produzioni in Italia, con un premio di 1000 euro per il suo sviluppo creativo.

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