Avere un titolo di studio sembra essere un requisito fondamentale al giorno d’oggi. Non è più sufficiente l’esperienza, ma è necessaria una qualifica certificata. Ma in quale ambito? Ecco le lauree più richieste dal mondo del lavoro.
C’è stato un tempo in cui per lavorare era sufficiente spirito di iniziativa, volontà e grandi capacità di apprendimento… ve lo ricordate? Be’, io no! Nell’epoca che viviamo non esiste un lavoro che non pretenda un titolo di studio specifico. Anche quelli che prima erano semplici corsi di formazione si sono trasformati in triennali con tanto di abilitazione. Basti pensare alla professione dell’infermiere, che prima esercitava con un corso regionale e tante ore di tirocinio e adesso deve essere in possesso di un titolo, con tanto di discussione della tesi, e deve superare l’esame di stato per ottenere l’abilitazione. Ma quali sono le lauree più richieste per entrare nel mondo del lavoro?
Le lauree più richieste: dal liceo è scelta obbligata
A meno che non abbiate studiato in un istituto professionale alle superiori, per cui sembra previsto il 46% delle offerte di lavoro, per tutti i liceali l’Università è quasi una scelta obbligata. Da una parte perché il liceo non insegna una professione, dall’altra parte perché attualmente, per trovare un buon lavoro, con il solo diploma non si va lontano – che sia scientifico, classico, linguistico ecc. – . Infatti, secondo le stime, solo il 4% delle persone che si fermano dopo il liceo trovano occupazione.
Tuttavia, non è così scontato che una laurea garantisca l’ingresso nel complesso e quanto mai saturo mondo lavorativo. Esistono una miriade di variabili per cui un laureato non venga neanche guardato dai dirigenti, a partire dal voto finale per arrivare al corso di studi intrapreso. Sì perché, diciamocelo, ci sono alcuni titoli che non hanno sbocchi professionali neanche inventandoceli, mentre altri sono particolarmente richiesti, ed è su questi che bisognerebbe puntare per ottenere il giusto riconoscimento.
Le statistiche: la formazione terziaria in cime alle classifiche
Secondo il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, nell’ultimo report su Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine è risultato che nei prossimi anni, tra il 2024 e il 2028, il personale con una qualifica di livello terziario avrà a disposizione circa quattro posti su dieci. Ciò comprende ovviamente le Università, ma anche le ITS Academy e le accademie equiparate. Le stime, infatti, parlano di quasi tre milioni e mezzo di nuovi lavoratori da inserire in Italia nei prossimi anni, e di questi più di 1,2 milioni riguarderà proprio coloro che hanno una formazione terziaria.
Lauree più richieste: una breve panoramica
Ebbene sì, le lauree non hanno tutte lo stesso valore, perciò ovviamente non vengono considerate tutte allo stesso modo. Quindi quali offrono maggiori opportunità? Facendo una breve panoramica, le lauree più richieste sono quelle del settore medico-sanitario, le discipline economico-statistiche e l’ambito di istruzione e formazione. Naturalmente non possono mancare le materie tecnico-scientifiche, le cosiddette STEM, che vede l’ingegneria sempre come la più quotata.
Lauree in materie STEM
Sebbene rappresentino alcune delle materie più complicate, come matematica e ingegneria, le STEM – tecnico-scientifiche – risultano le più richieste. Sempre secondo il report, i laureati di questa categoria avranno a disposizione mediamente tra i 72mila e gli 82mila posti all’anno. In particolare, tra i 36mila e i 41mila posti saranno occupati dai laureati in ingegneria industriale ed elettronica; a seguire, invece, ingegneria civile e architettura, per concludere con informatica, matematica e fisica.
Quindi, se siete appassionati di queste materie, il mondo è aperto a voi!
Buone possibilità anche per economia, medicina e formazione
Va bene, la matematica proprio non vi piace e all’idea di mettere insieme numeri e formule vi viene la nausea? Tranquilli, anche per voi ci sono opportunità!
Se non avete una totale avversione per i numeri, ma solo per le formule e i teoremi, non escludete la possibilità di entrare nell’ambito economico-statistico. Secondo gli studi, infatti, si tratta di alcune delle lauree più richieste dopo le materie STEM, con una necessità di inserimento variabile tra i 44mila e i 50mila posti all’anno.
Da non escludere affatto, con una richiesta appena più bassa rispetto alle discipline economico-statistiche, è l’ambito dell’insegnamento e della formazione – incluse le scienze motorie – che prevede l’inserimento tra le 42mila e le 45mila persone.
E al terzo posto di questa classifica, con circa 38mila richieste di personale annue, c’è l’indirizzo medico-sanitario.
Quindi, futuri medici, infermieri, insegnanti, commercialisti… fattevi sotto!
Le lauree meno richieste
Volete diventare avvocati o lavorare in ambito politico-sociale? Be’, con una laurea in giurisprudenza, scienze politiche o similari avete comunque discrete possibilità. Infatti si prevedono circa tra le 27mila e le 28mila assunzioni annue.
La situazione è grigia, invece, per i corsi di studio con una richiesta inferiore alle 10mila unità all’anno. Nel lato STEM, abbiamo il settore chimico-farmaceutico e scienze biologiche e tecnologiche. Riguardo altri indirizzi, invece, le discipline meno richieste sono psicologia, settore linguistico e quello agrario-alimentare-zootecnico.