5 start-up femminili. Storie di donne che hanno scelto di cambiare vita

5 start-up femminili

Ecco 5 storie di donne forti e coraggiose che hanno deciso di cambiare la propria vita, incentivando la speranza che cambiare si può, in qualsiasi momento e a qualunque età! 5 start-up femminili da esempio per tutti.

 

Dal greco kàmbein curvare, cambiamento vuol dire girare intorno, indica la possibilità di aggirare volontariamente un ostacolo ma indica anche l’azione di allontanarsi  a causa di una forza esterna che ci costringe a cambiare percorso. Ma cosa ha spinto mamme di famiglia e donne a realizzare a concretizzare quell’irrefrenabile desiderio di autorealizzazione e indipendenza, con 5 start-up femminili?

Le donne di cui parliamo oggi sono Martina Capriotti, Anna Castelli, Nancy Aharpour, Francesca Fedeli e Barbara Vecchi.

 

Martina Capriotti: da dipendente di un’azienda ad imprenditrice in una propria start-up

 

5 start-up femminili

 

Questa è la storia di Martina Capriotti che dopo anni passati a lavorare in una multinazionale decide di dimettersi volontariamente. Ma cos’è che ha spinto Martina a lasciare un lavoro sicuro con un ottimo stipendio? Sicuramente il forte bisogno di autonomia di una donna che sentiva dentro di sé l’irrefrenabile voglia di mettere in gioco se stessa e da questo nasce Mirta una start-up che promuove gli artigiani italiani all’estero. Mirta decide di collaborare con un suo ex collega ed insieme creano la piattaforma di e-commerce attraverso la quale vi è la vendita di borse di pelle del settore luxury concedibile, borse realizzate a mano da artigiani locali italiani. Il made in Italy è davvero molto apprezzato all’estero tant’è che la start-up non ha risentito alcuna crisi durante il periodo del Covid.

 

Start-up femminili: Anna Castelli e la sua forza di sapersi rialzare

 

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Anna Castelli dopo aver lavorato 20 anni come manager in una multinazionale canadese è stata licenziata. Anna da un giorno ad un altro si è ritrovata senza un lavoro e questo l’ha portata a vivere un periodo abbastanza difficile; ma credete che si sia fatta abbattere? Anna, donna da una forza di volontà incredibile, ha deciso di aprire una startup tutta la femminile: Make space for life. Trattasi di una  azienda che aiuta ad affrontare traslochi e si occupa anche della sistemazione dei mobili nelle nuove case, addirittura molto spesso si offre di fare alcuni lavori di ripristino, in questo modo i nuovi abitanti di quella casa si troveranno subito in una casa pronti ad accoglierli.

 

Start-up femminili: Nancy Ahrpour

 

5 start-up femminili. Storie di donne che hanno scelto di cambiare vita

 

Diventare una imprenditrice all’età di 50 anni è possibile? Certo che sì! E Nancy Ahrpour ne è un esempio. Ebbene Nancy ha deciso di inventarsi un lavoro cercando di utilizzare al meglio le sue abilità nell’ambito dell’informatica creando una piattaforma web chiamata DonnaJobs grazie alla quale Nancy ha potuto mettersi in contatto con delle aziene in cerca di incarichi freelance. Per Nancy è stato di certo un cambiamento enorme, sia per la sua età sia per la sua famiglia dalla quale non ha voluto allontanarsi. Non è stato affatto facile partire da zero, creare un nuovo lavoro soprattutto per una donna di cinquanta anni. Ma l’ambizione di Nancy e la sua voglia di indipendenza economica l’ha spinta alla fondazione del sito web che è entrato nel mercato incrementando di giorno in giorno una buona risonanza.

 

Francesca Fedeli : la forza di essere una mamma

 

5 start-up femminili. Storie di donne che hanno scelto di cambiare vita

 

Francesca, una mamma coraggiosa che non si è fermata di fronte a nulla, è l’esempio di un cambiamento enorme. Infatti, subito dopo la nascita di suo figlio ha ricevuto la terribile notizia che al piccolo era stato diagnosticato un ictus perinatale. Così, Francesca con l’aiuto di suo marito volendo aiutare il loro bambino, decidono di realizzare una startup innovativa. Ovvero una piattaforma di riabilitazione che consiste in un modello integrato e alternativo alla terapia intensiva. Infatti, il piccolo si allontana sempre di più dalla sua famiglia a causa delle numerose visite in ospedale e alle sedute di fisioterapia e riabilitazione. Questo incentiva Francesca a realizzare Mirrorable offrendo un aiuto non solo al suo bambino ma a tanti altri bambini con gli stessi problemi di suo figlio.

 

La start-up di Barbara Vecchi: da psicologa ad imprenditrice

 

5 start-up femminili. Storie di donne che hanno scelto di cambiare vita

 

Barbara Vecchi, mamma di famiglia a seguito di una brutta malattia ha deciso di prendere in mano le redini della propria vita e di riscattarsi! Barbara partendo dal nulla ha creato un lavoro nel settore dei Big Data. Lei è certamente l’esempio per quelle donne che vogliono reinventarsi, partendo da zero: infatti Barbara prima di aprire la sua startup era, non solo una mamma a tempo pieno ma anche una psicologa. Il settore dei Big Data era insomma molto lontano dalle sue abilità e dalle sue competenze. Nonostante ciò ha avuto la capacità di capire quali fossero quelle competenze per intraprendere il lavoro nella startup e mettersi in gioco in una nuova professione. Ad oggi il suo business offre formazioni, consulenze e realizza dei progetti molto interessanti ed innovativi per aziende in diversi ambiti.

Queste storie pregne di coraggio sono l’esempio che ognuna di noi può essere una di loro. Cambiare lavoro e di conseguenza cambiare vita è possibile, non farti abbattere dalla paura, anche tu puoi farcela!

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