Il 21 aprile 1989, in Giappone usciva il primo Game Boy, una vera innovazione nell’ambito dei videogiochi: la prima console da viaggio con giochi intercambiabili che ha segnato un’epoca e un’intera generazione. Bambini e adolescenti di tutto il mondo hanno condiviso la passione enorme per questo videogioco, rendendolo il più quotato per ben venti anni.
Sono trascorsi 35 lunghi anni dalla nascita di uno dei giochi che hanno cambiato la vita di migliaia di bambini in tutto il mondo. Era il 21 aprile 1989 quando veniva messo in commercio il primo Game Boy! Chi ha vissuto quel momento ricorda ancora l’emozione e l’euforia per la grande novità che questo gioco ha rappresentato.
Una svolta epocale, che ha modificato per sempre il modo di approcciarsi ai giochi e alle relazioni sociali. Se fino a quel momento esistevano console fisse, da utilizzare in casa attaccati alla televisione, o pc con cui iniziare a esplorare il mondo dei videogiochi, con l’arrivo del Game Boy si avvia una vera e propria rivoluzione.
Per ben venti anni questa console da viaggio è stata protagonista nel mondo dei videogame portatili e in ogni famiglia ce n’era almeno una. Tutti i bambini e i ragazzi desideravano uscire con il Game Boy in tasca e gli adolescenti dell’epoca lo conservano ancora nel cassetto, come un cimelio. Chi non ha ancora il proprio Game Boy gelosamente nascosto e tenuto sotto chiave?
LA NASCITA DELLE PRIME CONSOLE PORTATILI
I primi passi nel mondo delle console portatili sono stati compiuti dalla Nintendo nel 1980, che per dieci anni hanno prodotto la serie Game&Watch, ideata da Gunpei Yokoi, autore di videogiochi e inventore giapponese. Tuttavia, tali dispositivi non si avvicinavano minimamente all’idea vincente del Game Boy. Il problema fondamentale stava nell’impossibilità di supportare giochi diversi, perciò bisognava accontentarsi di un solo videogame.
Tre anni dopo, la Nintendo riscosse un successo stratosferico con il modello di punta della terza generazione di dispositivi fissi, il NES. Era infatti il 1983 quando uscirono i giochi che fecero la storia e che risollevarono morente economia dell’azienda, costretta ad affrontare una crisi senza precedenti: Super Mario Bros e The Legend of Zelda. Lo sviluppo delle nuove console fisse portò la Nintendo ad accantonare, almeno momentaneamente, il progetto delle portatili.
IL PRIMO GAME BOY: UNA VERA INNOVAZIONE
La Nintendo aspettò ben sei anni per rimettere mano all’idea delle console da viaggio. Nel 1989, infatti, Gunpei Yokoi e il suo team ripresero il lavoro sul progetto, cercando di trovare la chiave giusta per rendere il prodotto vincente. Dopo un accurato studio dei limiti del precedente modello, il Game&Watch, si ideò e realizzò una console con processore a 8 bit e una serie di innovazioni che portarono al successo.
LE CARATTERISTICHE DEL PRIMO GAME BOY
Il Game Boy supportava memorie intercambiabili, chiamate cartucce, su cui erano caricati i giochi; aveva uno schermo a cristalli liquidi con sfondo verde e diverse tonalità di grigio; inoltre fu inserita la croce direzionale, per permettere in maniera semplificata il movimento dei personaggi in tutte e quattro le direzioni.
Per l’alimentazione del dispositivo erano previste quattro batterie stilo, che assicuravano fino a 36 ore di gioco, durata notevole per gli standard dell’epoca. Questa caratteristica, la dotazione base del Tetris – il più famoso e apprezzato puzzlegame del mondo – e un prezzo alla portata di tutti – meno di 100 dollari – furono i tasselli vincenti del Game Boy. Infatti il 21 aprile 1989, giorno ufficiale di uscita della console in Giappone, i negozi furono presi d’assalto. In America la situazione non fu differente e le unità disponibili in tutti gli Stati uniti, circa un milione, terminarono in poche settimane.
LE EVOLUZIONI DEL GAME BOY
Nato con una versione basilare in grigio e amato senza misura dai ragazzi dell’epoca, il Game Boy si adattò ben presto ai trend del momento, riscuotendo sempre più successo con le versioni Color e Advance. Se inizialmente prevedeva l’uso delle batterie stilo, con il progresso si arrivò ad avere il cavo di alimentazione e una durata maggiore rispetto alle 36 ore canoniche. Ovviamente anche i giochi, la risoluzione, i colori, le dinamiche hanno vissuto enormi cambiamenti, tutti ben congegnati e amati di volta in volta.
In vent’anni la Nintendo ha registrato un record di vendite assoluto, con 118 milioni di console portatili vendute e 450 milioni di cartucce in tutto il mondo. I due videogame in cima alle classifiche sono stati Tetris e Pokemon Rosso e Blu. Il Game Boy, con tale risultato, non ha solo segnato un’intera generazione, ma ha anche regnato in maniera indiscussa su concorrenti con tecnologia molto più avanzata, come il Game Gear della Sega.