Sessant’anni dall’invenzione firmata Ferrero: il primo vasetto di Nutella

Sessant’anni dall’invenzione firmata Ferrero: il primo vasetto di Nutella

Da piccola impresa di famiglia a multinazionale da più di 40.000 dipendenti. I Ferrero creano il primo vasetto di Nutella e fanno la storia.

 

Sessant’anni fa nasceva la merenda dei campioni, la crema spalmabile più amata al mondo, firmata Ferrero. Un’invenzione nata dalla necessità, che aveva lo scopo di arrivare nelle case e nel cuore degli italiani. L’azienda che ha dato vita al primo vasetto di Nutella, da realtà di provincia si è espansa a livello globale, vende in 170 paesi e conta un fatturato di 17 miliardi di euro. Ad oggi la ricetta della Nutella è segreta, e rimane unica e inconfondibile contro tutte le imitazioni, ma ormai non si tratta più solo di un prodotto golosissimo. La Nutella racconta una storia d’amore e persevaranza, è il simbolo della semplicità italiana ed è impressa nella cultura popolare, comparendo in film, slogan e videoclip.

 

Il GIANDUJOTT DI PIETRO FERRERO È L’ANTENATO  DEL PRIMO VASETTO DI NUTELLA

 

primo vasetto di nutella

 

E’ una storia di determinazione quella di Pietro Ferrero, proveniente da una famiglia umile in provincia di Cuneo, che da garzone arrivò ad aprire una pasticceria sua. Nel 1923, dopo un periodo di apprendistato, Pietro si mette in proprio a Dogliani, ma lo aspetta un fallimento. Tuttavia, lì conoscerà la donna che sarà la sua compagna di vita, oltre che risorsa fondamentale di quella che sarebbe poi stata l’azienda Ferrero.

Dopo essersi trasferita ad Alba, la coppia decide di aprire una seconda pasticceria a Torino, cuore pulsante del Piemonte, ma anche questa fallisce. Pietro Ferrero si spingerà fino in Eritrea, ad Asmara, per tentare la fortuna, prima di ricominciare da dove era partito: Alba. Qui, insieme alla moglie, da vita al laboratorio di famiglia, del quale lui rappresenta la mente creativa, e Piera quella aziendale.

Nel 1946 nasce ufficialmente la ditta Ferrero, che lancia il primo importante prodotto, il Giandujott, quello che Ferrero junior avrebbe poi trasformato nella Nutella che oggi conosciamo. Ma andiamo con ordine. All’epoca, sotto la seconda guerra mondiale, il prezzo del cacao era schizzato alle stelle e Pietro ebbe l’idea di mescolarlo con le nocciole, creando una sorta di pastone dolce che si vendeva dentro la carta stagnola, in panetti. Veloce da consumare e molto energetico, il Giandujott era una merenda perfetta sia per i bambini che per gli operai.

 

DALLA SUPERCREMA AL PRIMO VASETTO DI NUTELLA CRYSTAL

 

primo vasetto di nutella

 

Nel 1949 Pietro Ferrero muore lasciando la ditta in mano al fratello Giovanni e alla moglie. Nel frattempo il figlio Michele, ormai 24 enne, lavorando anche lui nell’azienda di famiglia, notò che al caldo il Giandujott si scioglieva, lasciando il posto ad una pasta molto più cremosa. Nasce la Supercrema, prima vera versione del prodotto finale.

La Supercrema era semplice, deliziosa e amata da tutti, un prodotto sincero, che rispecchiava quella che era stata sempre l’idea di Pietro Ferrero, ovvero la creazione di un qualcosa che si mettesse in ascolto del cliente. Nel 1962, quando una legge vieta l’uso di prefissi come Super nel mercato, Michele Ferrero conia il nome Nutella, il nome che non solo non sarebbe più cambiato, ma avrebbe dato vita ad un fenomeno mondiale. Il 17 marzo 1964 Michele deposita il brevetto e il 20 aprile esce il primo vasetto di Nutella crystal, che solo dopo vari cambiamenti avrebbe raggiunto la forma classica oggi nota.

 

L’ASCESA DEI FERRERO OLTRE I CONFINI ITALIANI ED EUROPEI

 

Sessant’anni dall’invenzione firmata Ferrero: il primo vasetto di Nutella

 

Da impresa individuale, la Ferrero viene ricostituita come società per azioni, Piera ne diventa presidente, Giovanni si occupa della logistica e Michele è l’amministratore che gestisce la produzione, assumerà poi il ruolo di presidente con la morte di Piera Cillario. La Ferrero è in ascesa, dalla diffusione prima in Germania e poi in Francia, si arriva al primo stabilimento in Australia, nel 1978, e negli Stati Uniti nel 1985.

In un processo che non conosceva arresto, la Nutella stava diventando un fenomeno mondiale, e così cominciava a cambiare anche la gestione. Con il passaggio dell’azienda in mano ai figli di Michele Ferrero, Pietro e Giovanni, la strategia di crescita diventa più aggressiva e si punta acquisire sempre più aziende concorrenti, cosa che invece il nonno aveva preferito non fare. Il fatturato aumenta dell’86%, due gravi perdite mettono però alla prova la gestione interna dell’azienda.

Nel 2001 viene infatti a mancare il giovane Pietro, in Sudafrica, e pochi anni dopo il padre Michele. Il giovane Giovanni Ferrero si trova a dover gestire l’azienda e nel 2017 decide di lasciare il ruolo di CEO per cederlo a Lapo Civiletti. La sede attuale dell’azienda si trova in Lussemburgo.

 

DA QUEL PRIMO VASETTO DI NUTELLA AL GRANDE FENOMENO DI MARKETING

 

primo vasetto di nutella

 

Dalla creazione del primo vasetto di Nutella, 60 anni fa, il marchio ha fatto il giro del mondo diventando un simbolo inconfondibile, diffondendosi attraverso strategie di marketing, collaborazioni e social network. Il 29 maggio 2005 un raduno in Germania diede una grossa spinta alla crescita del prodotto, quando fu organizzata la più grande colazione continentale del mondo a base di Nutella.

Nel 2009 la pagina facebook di Nutella conta 10 milioni di followers solamente nel primo anno, e nel 2014 Posteitaliane rilascia dei francobolli marchiati Nutella. La favolosa crema compare in film, spot, videoclip, e nel frattempo la Ferrero lancia nuovi prodotti come il celebre cioccolatino Ferrero Rocher e le merendine della Kinder.

La Nutella, nella sua semplicità, è nel cuore degli italiani, ha una storia da raccontare, ed è ciò che probabilmente l’ha resa così unica.

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