Parigi è una delle città più amate e romantiche del mondo, intrisa di storia e con simboli che l’hanno resa unica. E proprio il 31 marzo di 135 anni fa avveniva uno degli eventi che avrebbe cambiato per sempre la città: l’inaugurazione della Tour Eiffel.
Nata con l’intento di celebrare il progresso scientifico e tecnologico, pensata per durare poco nel tempo, l’inaugurazione della Tour Eiffel ha inaugurato, se vogliamo, l’icona di Parigi.
INAUGURAZIONE DELLA TOUR EIFFEL: DA CELEBRAZIONE TECNOLOGICA A SIMBOLO PARIGINO
Le autorità francesi, inizialmente, avevano deciso di smantellarla dopo due anni ma visto l’enorme successo e l’apprezzamento ottenuti, optarono per mantenerla. Alta 324 metri, divisa in tre piani visitabili, di cui l’ultimo a 276 metri di altezza, è uno dei monumenti con ingresso a pagamento più quotato dai turisti. Infatti circa sei milioni di visitatori all’anno scelgono di salire i suoi 1.665 gradini, o ricorrere ai cinque ascensori disponibili, per godere di una speciale vista panoramica sulla città dal terzo livello, o assaggiare le specialità del ristorante Altitude 95.
La Tour Eiffel rappresenta ormai, per la Francia, il simbolo della propria superiorità, definita grandeur, mentre per i cittadini è la Dame de fer – Dama di ferro.
LA TOUR EIFFEL: ALCUNI CENNI DI STORIA
Nell’ultimo ventennio del 1800, la Francia subì enormi cambiamenti istituzionali e sociali. Le rivoluzioni non toccarono solo il sistema istituzionale, ma tra il 1870 e il 1920 Parigi si aprì a testare le importanti scoperte tecnologiche e sociali derivanti dalla seconda rivoluzione industriale. Gli ambiti di maggior interesse, che resero la città all’avanguardia, furono i trasporti pubblici, con tram e metropolitane, l’utilizzo dell’elettricità, l’ingresso del telefono come nuova forma di comunicazione, l’introduzione dell’acciaio.
Ma a decretare il primato tecnologico di Parigi nel 1889, conteso fino a quel momento con Londra, fu la decisione di organizzare nella capitale francese l’Esposizione Universale. La concomitanza di questo prestigioso evento con il centenario della Rivoluzione francese giocò a favore della città, portando a un enorme investimento che sarebbe stato ben presto ripagato. Lo Stato, infatti, stanziò 41 milioni di franchi, anche grazie a prestiti bancari, per avviare serie di migliorie urbanistiche e artistiche. I progetti erano volti a celebrare il progresso e la modernità, ma anche la gloriosa storia francese.
GLI STATI UNITI D’AMERICA: UN MODELLO DA SEGUIRE
Negli stessi anni in cui la Francia rivoluzionava il proprio assetto per proiettarsi alla grande nel futuro, gli Stati Uniti d’America realizzarono un’opera che fu di ispirazione. Infatti, il 28 ottobre 1886 fu inaugurata la Statua della Libertà, a New York. Sebbene si trattasse di un simbolo americano di modernità e autodeterminazione, c’era un’importante impronta francese al suo interno. La struttura in metallo, che fa da scheletro alla maestosa opera architettonica e artistica, era stata progettata e realizzata proprio dall’architetto Gustave Eiffel.
TOUR EIFFEL: DALLA PROGETTAZIONE ALL’INAUGURAZIONE
Sulla scia della grandiosità della Statua della Libertà, l’architetto Eiffel fu scelto per realizzare una struttura a forma di torre nella zona dove sarebbe stata allestita l’Esposizione, tra il Pont d’Iéna e i giardini di Campo di Marte.
Il progetto ebbe inizio nel 1887 e coinvolse 200 operai e 50 ingegneri, che lavorarono senza sosta per due anni. Tra il montaggio di 18.030 pezzi di ferro e l’assemblaggio della torre, quello che sarebbe diventato il simbolo di Parigi fu completato in anticipo sui tempi previsti, ben più di un mese prima rispetto all’apertura dell’Esposizione. Tanto maestosa era l’opera, quanto maestosa fu l’inaugurazione il 31 marzo.
Esponenti di spicco del mondo letterario e artistico francese criticarono enormemente la Tour Eiffel durante la realizzazione. Alcuni personaggi noti, come i poeti Verlaine e Rimbaud, avviarono una petizione per interrompere i lavori di costruzione, definendo questo progetto un inutile e volgare affronto all’armonia architettonica di Parigi.
Tuttavia, i visitatori mostrarono grande entusiasmo e notevole apprezzamento per la Tour Eiffel. Nei primi mesi di Esposizione, accorsero circa due milioni di persone per ammirare l’opera architettonica, a dispetto delle opinioni dei contestatori. I turisti si innamorarono della linea moderna della torre, del colore, dell’altezza – che la rese l’edificio più alto del mondo fino al 1930, quando venne superata dal Trump Building a Manhattan –. Nata con una tinta rosso veneziano, il colore cambiò nel corso degli anni, per arrivare alla pittura marrone attuale.