Chi di voi non ha mai pensato alla fuga come unica via d’uscita? Chi di voi, il lunedì mattina, non ho mai fatto un pensierino alla dissolvenza come soluzione esistenziale? Uguale al cinema: scomparire gradualmente dall’immagine senza far troppo rumore, lasciare la scena principale ad altri senza alzare alcun polverone. Si può far perdere le proprie tracce? Cosa serve per farlo? Esistono scuole che rilasciano brevetti di questo tipo?
Far perdere le proprie tracce richiede impegno e metodo, ma non è impossibile. Vi consigliamo tre modi per riuscire in questa impresa.
FAR PERDERE LE PROPRIE TRACCE: LA LEGIONE STRANIERA
Non si tratta di una leggenda o di una falsa notizia, non è una novella letta su un libro dedicato a questo suggestivo corpo militare francese. È realtà. L’unità è formata solamente da uomini, dei quali il 90% stranieri provenienti da luoghi spesso lontani dalla Francia. Est Europa, Africa, Asia, Oceania. Ed è vero: è possibile entrare a farne parte senza mostrare alcun documento che comprovi l’identità del singolo volontario. Può sembrare assurdo, ma sotto questo comando transalpino, si ha la possibilità di cominciare una nuova vita iniziando da zero, di far perdere le proprie tracce.
Quindi potete licenziarvi dal vostro distributore di benzina a Thiene, preparare uno zaino con pochi indumenti ed arruolarvi sotto una identità fittizia. Trasformarvi da Giandomenico Impallomeni a Steven Hard. Il rischio è però che, non essendo richiesto alcun documento, il vostro compagno di letto a castello potrebbe essere un ex trafficante di droga, un pluriomicida, un cannibale o un evasore fiscale. Per essere ancora più preciso, avviso i nostri lettori che, per entrare nella Legione si deve superare una rigorosa selezione di carattere fisico: prove che mettono a dura prova la resistenza e la forza dei candidati.
Quindi questo metodo di far perdere le proprie tracce non lo consiglierei a chi è in sovrappeso, ai maschi che una volta a settimana vanno dall’estetista, a chi ha il fiatone dopo aver annaffiato le piantine sul terrazzo. Solo al termine di tre mesi di vesciche, dolori, notti insonni, cibo in scatola e maltrattamenti psicologici da parte dei superiori, si arriva ad indossare il Kepi Blanc, tipico copricapo del legionario. Per chi è interessato, trovate ogni informazione sul sito della Legion Etrangere.
L’IMPORTANZA DI PREMEDITARE: LA FINTA VENDETTA
Altra scappatoia che molti ritengono essere una favola, ma che in realtà è provato essere una delle più utilizzate dai nostri connazionali. Per far perdere le proprie tracce, utilizzando questo metodo, serve una grande abilità nella premeditazione perché il rischio di fallire è altissimo.
La prima cosa da fare è analizzare in modo oggettivo la nostra condizione: età, lavoro, famiglia, debiti, vizi, virtù, lingue parlate. Dobbiamo essere consapevoli delle nostre forze, ma anche delle nostre lacune perché le persone che dobbiamo ingannare sono molte ed alcuni fra loro sono anche intelligenti. Quindi se sei un ragioniere di Piacenza che ha le vertigini su una scala a tre gradini, pensaci bene. Servono scaltrezza, faccia da schiaffi, insolenza, coraggio.
Prima mossa: prelevare con pazienza ogni mese la stessa identica cifra in contanti in base al vostro patrimonio. Svuotare costantemente il vostro conto bancario e nascondete tutto il contante. Questo, per chi vi cercherà, sarà prova che eravate ricattati e che ogni mese qualcuno di losco attendeva da voi un pagamento.
Seconda mossa: due giorni prima della sparizione distruggete telefono, carta di credito, bancomat, carta identità, tessera del supermercato; insomma, qualsiasi cosa possa essere collegato a voi.
Terza mossa: un giorno prima della fuga spedite una lettera anonima al vostro parente più stretto con la semplice scritta: Non cercate più il bastardo. La vendetta è compiuta.
Quarta mossa: lasciate la vostra città in treno. Anche se partite da Sondrio e volete arrivare a Katmandu, usate solo treno, autobus o camminate a piedi. Una volta arrivati nel luogo agognato occorre stare attenti a non stringere amicizie, specialmente con persone che amano i social e pubblicano foto di cene, partite a calcetto, compleanni.
Forse sarete soli, ma la possibilità che qualcuno vi cerchi e vi trovi è molto remota.
FAR PERDERE LE PROPRIE TRACCE: FRANK AHEARN, IL PROFESSIONISTA
Se sei benestante, non ti vuoi sbattere nel passare mesi a preparare meticolosamente la fuga, non vuoi arruolarti nella legione, contatta Frank Ahearn. Lui è l’unico uomo al mondo che può letteralmente trasformarti in un fantasma. Ex investigatore privato del Bronx, negli anni si è ritagliato questo singolare lavoro che gli garantisce una vita agiata senza sporcarsi le mani.
Un tempo cercava le persone scomparse, poi ha avuto una illuminazione ed ha pensato al percorso inverso. Nella sua lunga carriera a caccia di chi aveva deciso di nascondersi ha affinato la conoscenza del fuggiasco, si è immedesimato in centinaia di loro studiandone gli errori più ricorrenti.
La sua frase sul biglietto da visita è questa: Le persone sono molto ingenue, anche le più furbe, specialmente quelle che si credono furbe.
È un manico del dettaglio, un fine psicologo, il più bravo al mondo nel fare sparire persone nell’era digitale. Finire nel nulla in un mondo pieno di telecamere, di informazioni e di professionisti dei social è praticamente impossibile, ma Frank riesce a farlo alla modica cifra di 100.000 dollari.
Ci riesce imbrogliando le piste che inevitabilmente si può lasciare, calpesta le impronte con altre impronte, moltiplica le false informazioni su di voi facendovi diventare uno, nessuno, centomila. Frank costruisce una nuova vita ad i suoi clienti, cuce come un abile sarto un passato credibile, uno scenario verosimile, una vita qualunque lontana da occhi indiscreti.
Nei servizi di Frank c’è anche il cambiamento del vostro volto, alcuni ritocchi chirurgici che però stravolgono il vostro aspetto. Ha confessato che non lavora per criminali, per padri che vogliono abbandonare figli, per forti contro deboli.
È il Robin Hood delle sparizioni. Per chi fosse interessato a conoscerlo, paradossalmente è facilmente rintracciabile in rete.