Il tempo passa anche per Vincent Vega, il gangster eroinomane stipendiato dal criminale Marsellus Wallace in Pulp Fiction. Eppure, sono convinto che anche oggi, a 70 anni, potrebbe partecipare e vincere una gara di twist con Mia Wallace. Ballare è sempre stato un suo cavallo di battaglia come in Grease o La febbre del sabato sera. Oggi è il compleanno di John Travolta, un mito che è nato nei piccoli teatri di Broadway fino ad arrivare al successo mondiale, alle interpretazioni di ruoli che fanno parte della storia del cinema.
Oggi proviamo a raccontarvi qualcosa che non sapete di lui, di John Travolta, in occasione del suo compleanno. Settant’anni e non sentirli!
BUON COMPLEANNO JOHN TRAVOLTA: I SUOI BACI DA OSCAR
Grande ballerino, espressivo, riesce a dare tutto ai suoi personaggi, è anche ottimo baciatore. In più di una pellicola che lo ha visto protagonista ha avuto la fortuna di baciare colleghe bellissime. In diverse occasioni è risultato il vincitore di un singolare premio indetto da MTV Movie Award: il miglior bacio.
In Phenomenon, splendida commedia romantico-fantastica del 1996, Jhon ha vinto in coppia con la collega Kyra Sedgwick. Una scena fedele, autentica, dove a tutti gli effetti i due attori non sembrano recitare. Consiglio la visione di questo film perché la storia fa riflettere sulle potenzialità nascoste della nostra mente e su quanto sia difficile sentirsi diversi.
Nel 2001 ha vinto lo stesso premio in coppia con Miss America Halle Barry, entrambi protagonisti in Codice Swordfish. In questo caso, a mio avviso, non si tratta di una bella pellicola. Una storia che stride, prevedibile, troppo scontata. Alcune scelte di Travolta all’interno della sua carriera non mi sono sembrate azzeccate.
Ma forse c’è una spiegazione. L’attore di Englewood nel giro di dieci anni ha purtroppo perso il figlio Jett e la moglie Kelly Preston: ci sono cose che ti segnano per sempre ed ognuno reagisce a modo proprio. Probabilmente Travolta ha sentito la necessità di recitare un film dopo l’altro senza dare troppa importanza ai copioni che gli venivano proposti. Lavorare per non pensare.
Nel 2014 invece è stato il protagonista di un film che ha ricevuto meno di quello che meritava. Travolta era Ray Cutter in The Forger, il falsario. Non è stato un grande successo al botteghino, ma la trama a mio avviso è stata sottovalutata. Un padre che fa di tutto per il figlio, senza paura e senza calcolare i rischi. Anche in questo caso è stato premiato il miglior bacio con la bellissima collega Abigail Spencer.
JOHN TRAVOLTA HA LE ALI
Come tutte le star di Hollywood ha una casa enorme con tutti i comfort. Questo è regolare, nessuno può aspettarsi che abiti in un bilocale senza balcone. La cosa che molti non sanno però è che Travolta è un grandissimo appassionato di volo. Il divertimento che prova volando però è così forte che voleva un aeroporto nelle vicinanze domestiche.
Ma non stiamo parlando di vivere a Firenze in centro e sfruttare la pista di Peretola a venti minuti dal Ponte Vecchio. L’attore risiede in una villa facente parte di un più vasto villaggio residenziale per milionari che comprende anche una pista di decollo ad uso esclusivo dei residenti. I curiosi possono esplorare l’interno e l’esterno dell’abitazione attraverso numerosi video disponibili sul Web. Travolta ha ottenuto l’abilitazione di pilota di linea ed è proprietario di tre velivoli che ovviamente pilota personalmente.
Possiede persino un Boeing 707 acquistato dalla compagnia aerea australiana Qantas. Nel 2010 ha pilotato proprio questo aeromobile fino ad Haiti per portare aiuti umanitari alla popolazione locale in seguito al terremoto. Nel 2016 ha tentato di ottenere il ruolo da protagonista nel film Sully di Clint Eastwood.
Il film narra la vara storia dell’ammaraggio di un Airbus A320 nel fiume Hudson a New York. Il ruolo del comandante Chesley Sullenberger è stato affidato a Tom Hanks che ha fornito una delle sue solite convincenti interpretazioni. Travolta ha confessato che in cielo si sente libero e più vicino ai confini di ciò che conosciamo.
BUON COMPLEANNO JOHN TRAVOLTA: LA FEBBRE DEL SABATO SERA
Quando un film entra nella storia del cinema, ovviamente finisce sotto le lenti d’ingrandimento e spuntano curiosità una dopo l’altra. Le riprese di questo omaggio alla disco music degli anni Settanta entrano nella vita di Tony Manero, un commesso italo-americano in un negozio di vernici a Brooklyn.
Travolta ha infatti origini italiane: la sua famiglia proviene dalla provincia di Palermo. Era solo il suo terzo film in carriera, ma ebbe la candidatura agli Oscar. Nel film compaiono anche Anna ed Helen Travolta, madre e sorella di John nella vita reale: due piccole comparse all’interno della pizzeria Lenny’s.
La febbre del sabato sera è stato il film che ha fatto il maggior profitto nel 1977: è costato 3 milioni di dollari e ne ha incassati 237. L’idea del film è nata da un’inchiesta del New York Times che analizzava la vita notturna nella Grande Mela. Le scene di ballo non sono state girate in studio, ma in un vero locale da ballo: sono state fatte all’interno dell’Odyssey 2001, molto in voga in quegli anni.
L’iconico abito bianco di Travolta è stato venduto all’asta per 145 mila dollari: acquistato dal noto critico cinematografico Geme Siskel. A soli diciotto anni Travolta si presentò alle audizioni per Jesus Christ Superstar ma non venne preso. Due anni dopo, però, il produttore Robert Stigwood sì ricordò di lui e lo chiamò per provinarlo come protagonista di questo film dedicato alla gioventù danzante di New York.
I più attenti si ricorderanno la cameretta di Tony Manero ed i poster appesi alla parete. Ha due locandine: Rocky e Serpico. È singolare che nel 1983 proprio Sylvester Stallone ha firmato la regia di Staying Alive avvalendosi ancora dell’interpretazione di Travolta.
Anthony Manero , detto Tony, è cresciuto e ovviamente non potrebbe avere altro volto. Buon compleanno John Travolta!