L’Italia nel 2024 diventa un palcoscenico artistico eccezionale e ospita alcune delle mostre più belle di sempre, che spaziano dall’arte classica a quella contemporanea per soddisfare i gusti di tutti. Ecco le mostre imperdibili in Italia nel 2024.
Dopo l’excursus sugli appuntamenti natalizi dell’arte, quello appena iniziato si preannuncia un anno straordinario per gli amanti dell’arte. Da nord a sud, il paese si trasforma in una galleria a cielo aperto, ospitando alcune delle opere d’arte più iconiche. Quest’anno le tele di Mirò danzeranno con i colori di Van Gogh e con il genio di Picasso mentre il Polittico di Sant’Agostino di Piero della Francesca tornerà finalmente in patria. E ancora: Robert Capa a Gerda Taro, le pennellate impressioniste di Monet e il fascino bohémien di Toulouse-Lautrec si aggiungono a un variegato mosaico artistico che potremo ammirare nelle mostre imperdibili in Italia nel 2024.
JOAN MIRÒ A CATANIA: UN VIAGGIO NEL SURREALISMO
Dopo le prestigiose città di Trieste e Torino è ora il turno di Catania di accogliere il terzo atto di un ciclo di esibizioni dedicate a Joan Miró. La mostra, intitolata Miró – La gioia del colore, aprirà i suoi battenti il 20 gennaio per concludersi il 7 luglio. Questo evento si svolgerà nella cornice storica del Palazzo della Cultura a Catania, sotto la cura sapiente di Achille Bonito Oliva, in sinergia con Maïthé Vallès-Bled e Vincenzo Sanfo. L’esposizione prevede circa cento pezzi tra dipinti, tempere, acquerelli, disegni, sculture e ceramiche, oltre a opere grafiche, libri e documenti rari e propone un viaggio attraverso l’universo artistico di Miró in un periodo di produzione vasto e variegato, dal 1924 al 1981.
TRA LE MOSTRE IMPERDIBILI IN ITALIA NEL 2024 NON PUÒ MANCARE VAN GOGH
Trieste si appresta ad accogliere una delle mostre imperdibili in Italia nel 2024: una vasta retrospettiva dedicata a Vincent Van Gogh. Dal 22 febbraio al 30 giugno quella che è stata definita la mostra dei record per i suoi straordinari numeri di affluenza – con oltre 600mila visitatori a Roma in pochi mesi – promette di essere un appuntamento imprescindibile per gli appassionati d’arte. Non sarà solo un omaggio alla maestria di Van Gogh, ma si arricchirà anche dei due ritratti di Monsieur e Madame Ginoux, figure emblematiche della vita dell’artista ad Arles. Questi capolavori, datati 1890, provengono da prestigiose istituzioni: il ritratto di Monsieur Ginoux è custodito presso il Kröller-Müller Museum di Otterlo, principale prestatore delle opere in mostra, mentre quello di Madame Ginoux è parte della collezione della Galleria Nazionale di Roma.
PICASSO A MILANO: L’EVOCAZIONE DELLA MODERNITÀ
Palazzo Reale di Milano si prepara a ospitare il genio di Pablo Picasso in una veste tutta nuova, nella mostra in programma dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025. La retrospettiva è infatti dedicata a un aspetto poco conosciuto della vita del pittore: la sua mancata acquisizione della cittadinanza francese. Intitolata Picasso, lo straniero esplora, attraverso più di 80 opere dell’artista, tematiche profonde quali l’accoglienza, l’immigrazione e il rapporto con l’alterità, offrendo così uno sguardo inedito e stimolante sul contesto sociale e personale che ha influenzato la sua arte. Ma soprattutto crea un ponte con la nostra realtà di tutti i giorni, con le tematiche a cui ormai siamo assuefatti ma alle quali non diamo la giusta attenzione.
ROBERT CAPA E GERDA TARO A TORINO: GLI OCCHI DELLA GUERRA
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, prosegue il suo impegno nel valorizzare la storia della fotografia con una delle mostre più imperdibili in Italia nel 2024, dal 14 febbraio al 2 giugno: quella su Robert Capa e Gerda Taro. La retrospettiva fa seguito alle celebri personali di Dorothea Lange e André Kertész e si focalizza su un aspetto particolarmente intenso e commovente: il legame professionale e sentimentale tra i due fotografi bellici. Attraverso circa 120 fotografie, la mostra esplora non solo l’immenso contributo artistico di questi due artisti, ma anche la loro relazione personale, che ha saputo intrecciare l’amore e la guerra in un unico, indissolubile legame. Il percorso espositivo diventa un viaggio emotivo che culmina nella tragica scomparsa di Gerda Taro in Spagna nel 1937, un evento che ha segnato profondamente la vita e l’opera di Capa.
LA BELLE ÉPOQUE DI TOULOUSE-LAUTREC
Nella primavera del 2024, Palazzo Roverella celebra Henri de Toulouse-Lautrec, figura emblematica dell’arte parigina di fine Ottocento, con una mostra in programma dal 23 febbraio al 30 giugno. L’esposizione è indubbiamente una delle mostre imperdibili in Italia nel 2024 e mette in luce la carriera di Toulouse-Lautrec attraverso una selezione di dipinti e pastelli provenienti da rinomati musei a livello internazionale, oltre ai suoi famosi manifesti. L’evento esplora l’influenza dell’ambiente culturale parigino e il dialogo dell’artista con movimenti come realismo, impressionismo e simbolismo, offrendo una panoramica completa sul suo contributo all’arte.
MOSTRE IMPERDIBILI IN ITALIA NEL 2024: CLAUDE MONET
Dal 9 marzo al 4 agosto, Padova ospita una straordinaria mostra dedicata a Claude Monet, il padre dell’Impressionismo. La rassegna presenta oltre cinquanta capolavori, eccezionalmente prestati dal Musée Marmottan Monet di Parigi: tra questi spiccano le celebri Ninfee, che rappresentano il culmine espressivo dell’artista. Questa sarà l’ultima opportunità per ammirare le opere di Monet in Italia per diversi anni, particolarità che rende questa mostra un evento assolutamente imperdibile. Le opere esposte rivestono inoltre un significato particolare, poiché si tratta di quelle a cui Monet era più affezionato e che ha conservato nella sua dimora di Giverny fino alla sua morte.
PIERO DELLA FRANCESCA E LA REUNION DEL POLITTICO DI SANT’AGOSTINO
Il Museo Poldi Pezzoli di Milano annuncia una straordinaria esposizione primaverile: per la prima volta in 555 anni, dal 21 marzo al 24 giugno, sarà possibile ammirare insieme tutti i frammenti superstiti del maestoso Polittico di Sant’Agostino di Piero della Francesca. Quest’opera, realizzata tra il 1454 e il 1469 per l’altare maggiore della Chiesa degli Agostiniani di Borgo San Sepolcro, è stata separata e dispersa tra vari musei internazionali fin dal Cinquecento. La rassegna, dal titolo Piero della Francesca. Un capolavoro riunito, è impreziosita dall’allestimento di Italo Rota e CRA-Carlo Ratti Associati, che esalterà i dettagli delle opere in una conversazione visiva con le collezioni di arti decorative del museo.
