I cellulari ci ascoltano? Un sospetto che diventa reale: arrivano studi ed evidenze ufficiali 

i cellulari ci ascoltano

Quello dei cellulari che ci ascoltano è un tema diffuso, di cui si parla al bar, in ufficio, in coda alle Poste, con la vicina opinionista e tuttologa. Come intrattenimento in ascensore, questo tema, sta quasi superando quello del clima o dei politici corrotti. Ci sarà qualcosa di vero, oppure è solo l’ennesima novella popolare da giocarsi per passare il tempo dal piano terra all’attico?

 

È capitato a tutti di parlare di quanto sia anni Ottanta un Cocktail Di Gamberi e pochi minuti dopo vedere comparire su Instagram una pubblicità di una pescheria specializzata in crostacei con una musica in sottofondo: la voce roca di Loredana Bertè canta Non sono una signora. I cellulari ci ascoltano? Ho detto anni Ottanta? Ho detto Gamberi? In questo articolo proveremo a dare una risposta.

 

I CELLULARI CI ASCOLTANO? ABBIAMO LE PROVE?

 

I cellulari ci ascoltano? Un sospetto che diventa reale: arrivano studi ed evidenze ufficiali 

 

Nel 2018 la Northeastern University ha analizzato diciottomila app fra le più diffuse sugli smartphone convinti di trovare qualche connessione oscura. Volevano capire se pronunciare la parola Grecia portasse all’istante il telefono a mostrarci Platone sdraiato sulla spiaggia di Santorini. Purtroppo, non hanno trovato alcuna prova che avvalorasse i nostri dubbi.

Non hanno trovato microfoni doppi o minuscoli Umpa Lumpa ascoltatori nascosti nei meandri di Android. È indubbio però che i nostri dati e le nostre ricerche vengono tracciati in diversi modi. Sanno all’istante cosa consultiamo e per quanto tempo ci soffermiamo su un infradito rispetto ad un mestolo in legno.

Internet, social, like e tutta un’altra serie di ragnatele tracciano personalità, gusti, età e problemi tricologici di ognuno di noi. Questo però non significa che il nostro smartphone arrivi a registrare le nostre conversazioni e sappia quanti capelli abbiamo perso nel lavandino la mattina.

A metterci però nuovi dubbi è stata la testata 404 Media che ha trovato una pagina web, poi immediatamente cancellata, dalla società americana Cox Media Group che promuoverà il servizio Active Listening. Si tratta della capacità di identificare conversazioni rilevanti effettuate su dispositivi cellulari. Quindi la Cox Media è in grado di ascoltarci? Altrimenti perché promuoverebbe un servizio in grado di farlo? La Cox ovviamente ha immediatamente smentito precisando che non sono in grado di ascoltare alcuna conversazione.

 

COSA DICONO GOOGLE, AMAZON, APPLE?

 

I cellulari ci ascoltano? Un sospetto che diventa reale: arrivano studi ed evidenze ufficiali 

 

404 Media ha quindi interpellato la Santissima Trinità Web per capire anche il lor punto di vista sull’argomento. Google ha pubblicamente dichiarato che da Android 11 in avanti, le app possono accedere al microfono e alla fotocamera dell’utente mentre sono in esecuzione. Hanno ribadito che viene chiesto un consenso esplicito ad ognuno di noi.

Purtroppo, come accade ogni volta che abbiamo in mano questo oggetto demoniaco, non leggiamo niente e autorizziamo tutto pur di connetterci velocemente a qualsiasi servizio indispensabile per la nostra sopravvivenza sulla Terra. Google ha anche confermato che questa possibilità di ascolto non viene utilizzata per inviare pubblicità mirate all’utente ma solamente per offrire una ricerca più veloce.

Sua Santità Amazon ha spiegato che propone solo prodotti già comprati in precedenza, o altre offerte riferite ad acquisti fatti nello storico rapporto fra cliente e venditore.

Apple, che della privacy ha fatto la sua roccaforte negli anni, si difende dicendo che nessuna app può assolutamente accedere a microfono o fotocamera. Giammai! Quindi togliamoci questa pulce dall’orecchio e smettiamo di pensare male. I cellulari ci ascoltano in modo discreto e lo fanno solamente per il nostro bene.

 

I CELLULARI CI ASCOLTANO. LA STORIA DEL SOSPETTO CHE TUTTI IMMAGINIAMO

 

i cellulari ci ascoltano

 

Non serve aver visto il Paradiso per dipingerlo. Quando una credenza popolare inizia a ruzzolare giù da una rupe come una piccola roccia, prende velocità e non si ferma più. Possono raccontarci quello che vogliono, spacciarsi per samaritani scalzi che sfruttano la tecnologia solo per aiutarci nella ricerca di peculiarità a noi più affini. Il Tenente Colombo però ha gestito una intera carriera grazie a piccoli indizi collegati uno dopo l’altro. E adesso gli indizi che abbiamo iniziano ad essere molti.

I nostri sospetti sono colpa della poca chiarezza, delle tante coincidenze, di una filmografia legata a Matrix ed a tutto quello che è avvenuto dopo quella pellicola. Cospirazioni, segreti, una città sottomarina nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico dove pochi eletti ci gestiscono come pecore. Ci vivono solo le dieci persone più intelligenti al mondo che programmano ogni novità tecnologica che crei dipendenza. Sono gli stessi che hanno inventato le automobili, il frigo, poi la TV e infine il loro fiore all’occhiello: lo smartphone. Sulla terra ferma hanno il loro quartier generale a Boise, ridente capoluogo dell’Idaho, dentro una vecchia fabbrica di marshmallow. Lì dentro costruiscono e smistano ai vertici ogni novità che progettano.

Noi ormai sappiamo tutto, possono dire che non ci ascoltano, ma nessuno di noi più ci crede. Speaker radiofonici, scrittori, grandi giornalisti, fruttivendoli: tutti sanno del Pacifico, della fabbrica abbandonata di marshmallow e lo dicono apertamente, quotidianamente, al largo pubblico di loro ascoltatori. Le contromosse? Una strada può essere quella di disattivare il sistema di controllo vocale.

In un sistema Android basta cliccare sull’icona Google e accedere alle impostazioni. Tra le varie opzioni occorre digitare su Voce, poi Voice Match e infine disattivare il comando Accedi con Voice Match. In questo modo, anche pronunciando la parolina magica Ok Google funzionale alla sua attivazione, il sistema resterà in sonno.

Nel caso di un sistema Ios, quello utilizzato dagli iPhone e quindi dalla Apple, basta accedere alle impostazioni del telefono e cliccare sulla scritta Siri e Cerca. Nella nuova schermata si dovranno quindi spostare le levette accanto alle scritte Premi il tasto laterale per Siri e Abilita Ehi Siri da On a Off per disattivare il sistema.

Altrimenti? Confondeteli. Inventatevi un passato diverso, un presente confuso, parlate in modo sconclusionato. Magari perderete qualche amico, a lavoro vi guarderanno in modo strano ma quelli del Pacifico non faranno più caso a voi. Sarete fra quelli non appetibili come gli eremiti, i malati mentali e i Daiacchi, una tribù del Borneo che non utilizza frigo, auto, TV, smartphone.

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