Un vescovo diventato leggenda: la vera storia di Babbo Natale ha origine a Myra da un vescovo di nome San Nicola. Tra verità, mito e leggenda nasce il personaggio più famoso al mondo.
Vecchio, barbuto e col pancione, Babbo Natale è senza dubbio il personaggio immaginario più famoso mai esistito, un volto dalle mille storie che fa sognare milioni di bambini in tutto il mondo. Oggi è vestito di un completo rosso munito di pelliccia bianca, con tanto di cappello, e viaggia su una slitta trainata da renne con un sacco pieno di doni. Ma non è sempre stato così, la vera storia di babbo Natale è un’altra. Dall’Asia Minore alla penisola italiana, dai Paesi Bassi agli Stati Uniti, Babbo Natale ha viaggiato per davvero.
LA VERA STORIA DI BABBO NATALE HA INIZIO IN TURCHIA DEL 270 D. C.
Avreste mai immaginato che Babbo Natale potesse essere nato in Turchia? Ebbene sì, la vera storia di Babbo Natale ha inizio in una città dell’odierna Turchia, Myra, da un personaggio realmente esistito, che oggi chiamiamo San Nicola. Il Santo nacque presumibilmente attorno al 270 d.C. a Patara di Licia, in Asia Minore, da una ricca famiglia.
Rimasto però orfano molto giovane, Nicola mostrò presto una forte vocazione religiosa e una fede costante, anche durante un periodo difficile come quello delle persecuzioni cristiane a opera dell’imperatore Diocleziano.
Distinguendosi per la sua umiltà, divenne vescovo a Myra negli anni tra il 308 e il 314 d.C., diventando il benefattore dei più bisognosi, bambini in particolar modo. Tra le sue varie buone azioni, si racconta che aiutò un uomo con tre figlie affinché queste non dovessero prostituirsi, donando loro ogni notte un sacco pieno d’oro. San Nicola morì il 6 dicembre del 343 a Myra, dove ne furono riposte le spoglie.
DALLA TURCHIA IN ITALIA: SAN NICOLA È IL SANTO PATRONO DI BARI
La fama benefattrice di San Nicola si diffuse universalmente ma in particolar modo arrivò fino in Italia, a Bari, dove il Santo era diventato il protettore dei marinai. San Nicola era un esempio di fede profonda, umiltà cristiana e bontà che non potevano lasciare indifferenti. Fu così che, con l’avanzata musulmana in Asia Minore, la città di Bari si sentì in dovere di proteggere il proprio Santo. Approfittando di un buon momento strategico, 62 marinai organizzarono una spedizione con la quale le reliquie del Santo furono traslate nella città di Bari.
La presenza dei resti di San Nicola avrebbe non solo risollevato l’identità e la fede di un popolo in un momento di crisi, ma avrebbe anche aiutato notevolmente l’economia grazie ai numerosi pellegrinaggi. Fedeli da tutto il mondo sarebbero infatti giunti di fronte alle reliquie di un Santo che aveva coinvolto gran parte del mondo cristiano.
Tuttavia, un quotidiano turco nel 2017 pubblicò la notizia secondo la quale i resti di San Nicola non si sarebbero mai spostati dalla Turchia e le ossa trafugate apparterrebbero ad un altro sacerdote.
LA VERA STORIA DI BABBO NATALE E L’ESPORTAZIONE IN AMERICA DEI COLONI OLANDESI
I miracoli di San Nicola fecero davvero il giro del mondo e in epoca medievale il suo culto venne associato all’usanza di fare regali ai bambini. Dalla vera storia di Babbo Natale prese forma a poco a poco la leggenda, finché nel 500 con la Riforma Protestante venne vietato il culto dei santi, e nel Nord dell’Europa il ruolo di portatore di doni passò a Gesù.
La data simbolo fu così spostata dal 6 dicembre al 25, giorno in cui ad oggi si festeggia il Natale e giorno in cui tutti i bambini del mondo ricevono gli attesissimi regali. In Germania e nelle Fiandre San Nicola sopravvisse divenendo Sinterklaus; privata del suo lato cristiano, rimase la figura del benefattore protettore di tutti i bambini. Con la colonizzazione, il culto di Sinterklaus, esportato dagli olandesi, viaggiò oltreoceano fino in America, nella Nuova Amesterdam, odierna New York.
Lì, a poco a poco, tramite raffigurazioni e poesie, cominciò a prendere forma l’icona dell’attuale Santa Klaus, che poi gli Stati Uniti hanno diffuso in tutto il mondo.
LA VERA STORIA DI BABBO NATALE: IL MITO CHE PRENDE FORMA GRAZIE ALLA COCA COLA
Inizialmente Santa Klaus, o meglio San Nicola, era raffigurato con il cappello da vescovo e un somarello al suo fianco, ma come è arrivato ad essere il vecchio paffuto che oggi conosciamo? Viaggiando dalla Turchia all’Italia, attraverso i Paesi Bassi siamo giunti in America, dove la vera storia di Babbo Natale si ferma e il personaggio prende vita.
Nel 1860 fu il presidente degli Stati Uniti Lincoln che chiese al disegnatore Thomas Nast di modificare la figura tedesca di Sinterklas per ridicolizzarlo. Divenne così un uomo paffuto e dalle guance rosse, in quanto ironicamente proveniente dal Polo Nord. L’immagine subì modifiche per trent’anni passando dal colore verde al rosso fino al 1931, quando la Coca Cola decise di pubblicizzare il suo nuovo prodotto proprio con la figura di Santa Klaus.
L’iconografia attuale di Babbo Natale si deve al disegnatore Haddon Sunblom, che si ispirò ad una poesia di Clement Moore nella quale veniva descritto il vecchio paffuto.
BABBO NATALE VIVE ATTUALMENTE AL POLO NORD
Qual è allora la vera storia di Babbo Natale? La verità è che il Babbo di tutti i bambini è il risultato sorprendente di immagini, racconti, storie, viaggi lontani e una buona dose di fantasia. Nell’immaginario comune, nella verità di milioni di bambini, una verità che un po’ vorremmo fosse anche la nostra, Babbo Natale vive al Polo Nord, circondato da elfi laboriosi e accompagnato da 8 renne volanti, capitanate da Rudolf, la renna dal naso rosso.