Il Natale è una delle occasioni migliori per riscoprire i piaceri della tavola, per assaporare i gusti tipici delle feste, soprattutto quelli più zuccherosi. Ogni Paese ha le sue prelibatezze dolciarie, ogni luogo nel globo ha dei dolci natalizi più famosi di altri.
Le tradizioni in fatto di dolci variano da zona a zona, ma permane sempre l’intento conviviale, quello di far rivivere il Natale e il senso di condivisione grazie a delle gustose leccornie. Vi facciamo fare un giro del Mondo, a diverse latitudini, attraverso i dolci natalizi più famosi per dare una bella nota di dolcezza a queste feste di Natale 2023.
UNO SGUARDO SUL MONDO CON I DOLCI NATALIZI PIU’ FAMOSI
Il primo volo che prendiamo, per scoprire le tradizioni sui dolci natalizi più famosi, è diretto in America, dove durante le feste natalizie la realizzazione di omini e casette di marzapane o pan di zenzero, poi decorati con zucchero colorato, è una delle cose più tenere mai viste. Vediamo spesso nei film tematici americani questa usanza di prepararli in famiglia, soprattutto in presenza dei più piccoli. Nella realtà succede proprio questo. Un modo non solo per rafforzare la tradizione, ma anche per unire le persone. I biscottini di pan di zenzero, i ginger bread, vengono usati anche come decorazioni per la casa e per gli alberi di Natale.
Rimanendo in territori che parlano inglese, ci spostiamo in Inghilterra dove il Christmas Pudding è il dolce tipico per eccellenza. Questo budino di Natale a base di frutta secca viene realizzato per tradizione settimane prima del 25 dicembre, solitamente durante il periodo dell’Avvento. Viene preparato con burro e uova, della melassa unita a spezie aromatizzanti.
Tra i dolci natalizi più famosi in Germania abbiamo dei biscotti speziati, i Lebkuchen, che sono anche un vero e proprio regalo di Natale tradizionale. Sono morbidi e molto speziati. La consistenza si avvicina al pan di zenzero. C’è poi lo Stollen, un pane dolce con zucchero a velo sopra, che nell’impasto contiene uvetta affogata nel brandy, ribes e ciliegie.
Tipica della Nuova Zelanda e dell’Australia è invece la Pavlova, la torta a base di meringhe condita con frutta e panna montata, realizzata in onore della ballerina russa Anna Pavlova. Se poi facciamo tappa in Francia, nelle tavole e nelle vetrine natalizie troveremo sicuramente il Bûche de Noël, il tronchetto a base di panna e cioccolata.
Prendendo infine un altro volo oltreoceano si potrebbe optare per il Pan de Pascua cileno. Il suo nome è un po’ fuorviante, perché in realtà è tra i dolci natalizi più famosi in Cile e viene preparato e consumato proprio durante questa festività. In Messico, così come nel resto dell’America Latina, si mangiano anche dei dolci fritti e croccanti chiamati Buñuelos.
I CLASSICI CHE NON TRAMONTANO MAI: IL PANETTONE E IL PANDORO
Atterriamo adesso in Italia dove, è inutile girarci intorno, i padroni indiscussi dei dolci natalizi più famosi sono il Panettone e il Pandoro.
Le origini del panettone sono lombarde, milanesi nello specifico, ma dietro la sua nascita si nascondono diverse storie e leggende che, come nei migliori libri a carattere cavalleresco, attraversano persino le corti di Ludovico il Moro. La prima vera testimonianza storica documentata si ha comunque nel 1606 quando il primo dizionario da milanese a italiano riporta il termine Panaton, ovvero pane grosso che tradizionalmente si prepara il giorno di Natale.
Le caratteristiche di un buon panettone sono: il colore giallo all’interno; all’assaggio deve sprigionare un aroma di burro, vaniglia e agrumi; deve essere soffice al tatto e morbido al taglio; non si deve sbriciolare quando si strappa ma allungarsi in piccoli pezzi. Ovviamente la presenza di uvetta e canditi sono le note distintive del Panettone.
L’altro re dei dolci natalizi italiani più famosi è il Pandoro, nome nato dalle combinazione delle parole pane e d’oro. Le sue origini sono venete, ma i pareri relativi alla sua nascita, come per il Panettone, sono diversi. Secondo alcune fonti le prime tracce di questo grande lievitato risalirebbero al 1500, durante il periodo della Repubblica Veneziana. Una data sicura relativa alla sua nascita commerciale però è certa ed è il 14 ottobre 1884, quando il pasticcere veronese Domenico Melegatti, depositò il suo brevetto per questo dolce a forma di stella. Un buon pandoro deve avere le seguenti caratteristiche: deve avere il gusto e l’odore di vaniglia e burro; essere dolce senza eccesso; si deve sciogliere in bocca; deve essere soffice, ma una volta tagliato deve mantenere una consistenza solida.
Canditi o senza, panettone o pandoro? A voi la scelta.
I DOLCI NATALIZI PIU’ FAMOSI NEL RESTO D’ ITALIA
Da Nord a Sud concludiamo la carrellata dei dolci natalizi più famosi italiani. Altro must è sicuramente il torrone con le mandorle, che ha origini incerte anche se viene legato alla città di Cremona.
Le Seadas, a base di miele di corbezzolo, con un impasto salato ripieno di pecorino sardo, hanno il sapore della Sardegna, mentre le Cartellate sono il dolce tipico pugliese di Natale per eccellenza. Sono fritte, con un impasto a base di farina, olio e vino, e vengono poi decorate con miele, mandorle tritate oppure zucchero a velo.
Le note dolci della Campania prendono vita attraverso gli Struffoli, le tipiche palline di pasta fritta ricoperte di miele, mentre il Panforte ci fa sentire il sapore della Toscana e di Siena, col suo ripieno di mandorle, frutta candita e spezie.
In Basilicata si preparano invece i Calzoncelli, sempre di pasta fritta a base di farina, uovo, zucchero e strutto, ripieni di castagnaccio, cioccolato e mosto cotto. Ci sono infine le Scalille, i dolci calabresi fortemente legati alla tradizione natalizia del luogo e tramandati nel tempo come custodi di un’antica saggezza popolare. Sono fritte e poi ricoperte di miele, solitamente di fico.
Un excursus ad alto tasso glicemico questo dei dolci natalizi più famosi in Italia e nel Mondo, che farà gola un po’ a tutti, ai palati più ghiotti e anche a quelli che semplicemente sono curiosi di esplorare con la mente, e lo zucchero, le tradizioni dolciarie di Natale del globo intero.
