Le tradizioni di Natale più strane al mondo

Le tradizioni di Natale più strane al mondo

Il Natale è una festa globale, ma le sue celebrazioni possono variare enormemente da un paese all’altro. Immergiamoci quindi nelle tradizioni di Natale più strane del mondo e scopriamo come diverse culture interpretano questa festività in modi unici e a volte sorprendenti.

 

Mentre il freddo dell’inverno abbraccia il mondo, un’atmosfera magica inizia a diffondersi attraverso strade illuminate, case addobbate e soprattutto grazie all’eterna battaglia musicale tra Mariah Carey e George Michael, canzoni che anche il Grinch più incallito si ritrova suo malgrado a canticchiare. Bubbole, dirà lo Scrooge che è in voi, eppure in tutto il mondo grandi e piccini si preparano ad accogliere il Natale, ma non sempre in modo convenzionale. Andiamo allora alla scoperta delle tradizioni di Natale più strane del mondo, che renderanno l’apertura dei regali una pratica ordinaria…e anche un po’ noiosa!

 

TRADIZIONI DI NATALE PIÙ STRANE: IL KRAMPUS

 

tradizioni di natale più strane

 

In Italia siamo abituati a un Natale carico di gioia e tenerezza, di dolci e regali portati da un uomo panciuto e bonario. E se vi dicessimo che in alcune regioni del nord esiste un anti-Babbo Natale che terrorizza i bambini? Parliamo del Krampus, figura demoniaca della tradizione austriaca diffusa anche in Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Krampus è un demone cornuto che punisce i bambini cattivi portandoli via nella sua sacca ed è protagonista di spaventose parate natalizie in diverse città alpine. Le maschere di Krampus sono spesso opere d’arte artigianali, dettagliate e terrificanti che contribuiscono a creare un’atmosfera davvero unica.

 

TÌO DE NADAL E IL CAGANER: LA CATALOGNA CHE NON CI ASPETTIAMO

 

Le tradizioni di Natale più strane al mondo

 

Dopo il Krampus c’è bisogno di leggerezza, spostiamoci quindi nella regione spagnola della Catalogna con due delle tradizioni di Natale più strane, che hanno fra loro un punto in comune: la cacca. Il Tìo de Nadal, ovvero il Tronco di Natale, è un tronco di legno simbolo di prosperità e fortuna, svuotato e decorato con un sorriso dipinto, occhi e con una coperta rossa che lo copre parzialmente.

L’8 dicembre viene portato in casa e fino al 24 viene riempito con dolciumi e frutta secca. La sera della Vigilia i bambini si riuniscono intorno al Tìo de Nadal e lo colpiscono con dei bastoni, controllando dopo ogni colpo sotto la coperta quali leccornie ha espulso – diciamo così –  il tronco.

Strano, vero? Mai quanto trovare nel Presepe la figura del Caganer: un contadino con i pantaloni abbassati intento a defecare. Questa insolita rappresentazione ha radici molto profonde nella cultura catalana: il gesto del Caganer rappresenta la fecondità del terreno e la possibilità di avere un buon raccolto.

 

ESISTONO TRADIZIONI DI NATALE PIÙ STRANE DI QUELLE SVEDESI?

 

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La Svezia detiene forse il primato per le tradizioni di Natale più strane del mondo, specialmente se pensiamo che l’appuntamento fisso, quello a cui non si può proprio rinunciare il 24 dicembre è con Paperino! Dal 1958, anno in cui per la prima volta la tv svedese ha trasmesso la raccolta di corti natalizi Disney From All of Us to All of You, Donald Duck – o meglio Kalle Anka in svedese – è la star indiscussa del Natale. Le famiglie si riuniscono al completo davanti al televisore e un presentatore alle 15.00 in punto annuncia l’evento. Se non è tornare bambini questo!

Sì, ok, in Svezia – a Gävle – esiste anche la tradizione di costruire una gigantesca capra di paglia alta 13 metri alla quale ogni anno gli abitanti locali tentano di dare fuoco, scommettendo se la capra rimarrà in piedi o diventerà il più grande falò del mondo. Ma vogliamo mettere con Paperino superstar?

 

L’ISLANDA A NATALE SI RIEMPIE DI FOLLETTI

 

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Tra le tradizioni di Natale più strane non possiamo non citare gli Yule Lads, conosciuti anche come Jólasveinarnir, ovvero personaggi folcloristici islandesi che popolano il periodo delle festività. Si tratta di 13 folletti, ognuno con una personalità e un comportamento ben preciso, che iniziano a visitare le case delle famiglie islandesi il 12 dicembre rimanendo una notte ciascuno nella casa fino alla Vigilia.

A ogni folletto è associato un tipico scherzo: ad esempio, lo Yule Lad chiamato Stekkjarstaur è noto per rubare il latte dalle pecore, mentre Giljagaur quello delle vacche. Il loro aspetto è descritto come un incrocio tra elfi e troll e se tradizionalmente erano rappresentati in modo minaccioso, oggi come oggi gli Yule Lads sono spesso dipinti in modo più simpatico, con abiti colorati e buffi atteggiamenti.

 

TRADIZIONI DI NATALE PIÙ STRANE: LE DELIZIE ARTICHE DELLA GROENLANDIA

 

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Non è Natale se non si parla di cucina, di piatti succulenti e di dolci gustosi. Ecco, dimenticate tutto questo e sperate con tutto il cuore di non essere mai invitati al cenone di Natale in Groenlandia. In questo meraviglioso paese artico la tradizione vuole che per le feste si preparino due piatti che lasciano decisamente a bocca aperta. Il Mattak è la pelle e del grasso di balena tagliati in piccoli pezzi e serviti crudi, a volte conditi con salsa di soia o spezie locali che danno quel tocco di sapore unico. Un vero inno alla tradizione della caccia alle balene che è nel DNA di questa terra, purtroppo. Per il Kiviak, invece, vi lasciamo la preparazione: prendiamo degli uccellini chiamati auks, li puliamo e li infiliamo in una sorta di focaccia fatta con la pelle di foca seppellendoli sottoterra per un po’. Sì, avete capito bene: sotto terra, per un po’. Dopo qualche mese di fermentazione, il Kiviak è pronto per la tavola. Vi è venuta l’acquolina in bocca?

 

LA NOCHE DE RÁBANOS DI OAXACA, UN’ESIBIZIONE VEGETALE FUORI DAL COMUNE

 

Le tradizioni di Natale più strane al mondo

 

Terminiamo in bellezza il nostro viaggio in Messico, nella città di Oaxaca, dove il 23 dicembre si festeggia la Noche de Rábanos durante la quale si possono ammirare opere d’arte assolutamente uniche nel loro genere. Protagonisti sono i ravanelli che gli artigiani locali scolpiscono, insieme ad altri vegetali e radici, in scene di Natale, delle tradizioni locali e chi più ne ha più ne metta.

Dopo settimane di lavoro, queste opere d’arte veggie vengono esposte in un grande show-off, con un concorso che premia la creatività più pazza.

Immaginate scene intricate, dettagli strabilianti, tutto fatto con…ravanelli! La Noche de Rábanos aggiunge un tocco di originalità artistica alle festività natalizie, portando turisti e locali a celebrare la maestria degli intagliatori di ravanelli.

In breve, possiamo dire che è l’equivalente culinario di uno spettacolo di fuochi d’artificio! Creatività, competizione e l’incredibile capacità di trasformare verdure in capolavori, tutto sotto le stelle di Oaxaca. Un’esperienza natalizia memorabile, che rende la città messicana una tappa imperdibile per chi ama passare le festività in modo alternativo.

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