Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Una riflessione in un momento storico di guerre e lacerazioni

giornata mondiale dei diritti umani

Il 10 dicembre del 1948 l’assemblea generale ONU sancisce la Dichiarazione Universale dei diritti umani, UDHR. Dal 1950 in poi la stessa giornata del 10 dicembre viene celebrata come Giornata Mondiale dei Diritti Umani.

La Dichiarazione redatta in riferimento alla Giornata Mondiale dei Diritti Umani è Universale; ogni paese del globo ha scelto di adottarla. E’ stata pubblicata in più di 500 lingue e descrive i diritti inalienabili di ciascu essere umano senza distinzione di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita o pensiero. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è composta da 30 articoli. E’ stata redatta pensando ad un patto inviolabile tra Stato e cittadino. Quest’anno ricorre il 75° anniversario. Se l’Occidente può guardare al passato con discreta soddisfazione, sicuramente non con appagamento, molti altri stati nel mondo vivono una profonda divisione tra quanto è stato stabilito più di mezzo secolo fa e quello che attualmente molti esseri umani vivono.

 

COME NASCE LA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

 

giornata mondiale dei diritti umani

 

La Dichiarazione Universale dei diritti umani è nata nel dopoguerra dall’orrore del secondo conflitto mondiale: i campi di concentramento, le bombe atomiche, un razzismo portato fino alle sue estreme conseguenze dovevano assolutamente essere contrastate da una decisiva reazione. La Dichiarazione poi nel tempo è stata ampliata tramite legislazioni interne allo Stato, leggi che puniscono ogni tipo  di violazione del patto stipulato a favore della tutela dei diritti individuali.

Nel 1966, poi, alla dichiarazione universale dei diritti umani è stata affiancata la Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione internazionale sui diritti economici, entrati in vigore nel 1976. Aumenta così lo scudo a difesa della libertà universale di ogni essere umano. Valori senza tempo.

Altre leggi da ritenere importanti in questo discorso sono: 1948  la Convenzione sul genocidio; 1950 Convenzione Europea sui diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali; 1951 Convenzione sui rifugiati; 1966 Convenzione Internazionale dei diritti civili e politici e la Convenzione Internazionale sui diritti economici, sociale e culturali; 1984 Convenzione contro la tortura.

 

GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI 2023: I FOCUS

 

Giornata Mondiale dei Diritti Umani. Una riflessione in un momento storico di guerre e lacerazioni

 

Lo slogan di quest’anno, la 75° edizione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani  è: Dignità, libertà e giustizia per tutti, mentre l’invito all’appello è lanciato dall’hashtag #standup4humanrights. L’invito alla sensibilità lanciato da questo slogan deve portare a necessarie riflessioni: La guerra in Ucraina, quella in Palestina, il cambiamento climatico che sta portando a flussi di migrazione di massa, sono temi oggi fondamentali.

In Italia Presso l’Università degli Studi di Padova, martedì 5 dicembre 2023, in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale dei diritti umani, si tiene una conferenza volta a riflettere sui diritti inalienabili dell’uomo, il suo titolo è: Riprendiamo in mano la bussola dei diritti umani.

Saranno presenti a tenere vivo il dialogo: Andrea Esteban Samà, Capo Ufficio Diritti Umani, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Roma e Enrico Vicenti, Segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Roma. I diritti umani, stabiliti dall’assemblea generale dell’ONU del 1948, sono principi fondamentali da cui è obbligatorio porre le basi per costruire un pensiero sociale.

Risulta dannoso limitarsi a guardare fuori casa con atteggiamento di superiorità pensando a molti paesi che, a causa di regole ferree dettate dalla religione, a causa di una bassa cultura di massa o a causa regimi politici dittatoriali, non possono godere delle libertà che per noi sono scontate. Sembra che una parte dell’Occidente si stia allontanando sempre più da una strada che, seppur tortuosa, porta a perseguire tali obiettivi.

L’immigrazione di massa, dal Messico e dal Maghreb soprattutto e  l’affermarsi di una comunità che non si rispecchia più nella divisione netta di genere, sta portando ad una graduale chiusura in un recinto. Pensare all’altro come sbagliato e pericoloso non può che causare disuguaglianza. La comprensione e  la cultura sono le uniche armi utili di cui disponiamo per combattere innanzitutto i pregiudizi che ci dividono dagli altri.

Il sopravvento della destra estremista in Occidente è fomentato da principi religiosi manipolati e da sentimenti negativi nei confronti di chi viene dall’altra parte del mare, gli stessi sentimenti che, fino a vent’anni fa sembravano sulla via del declino, oggi invece vengono utilizzati per allontanarci dall’idea di un Occidente aperto e laico ben disposto all’accoglienza del prossimo.

Recita l’Articolo I della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti

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