L’Oscar del turismo digitale 2023 nasce grazie all’utilizzo di strumenti ultramoderni, strumenti che promuovono, attraggono e fanno interagire milioni di persone.
Vorrei iniziare rincuorando i nati nei primissimi anni Settanta come il sottoscritto, quelli che hanno occupato la loro prima scrivania quando ancora non c’era neanche il fax. Ragazzi, anche io come voi, a volte sono in difficoltà pronunciando la parola digitale. Un tempo si andava in vacanza dopo aver ascoltato il cognato che parlava dei funghi raccolti a Ortisei o su consiglio del macellaio che era stato in viaggio di nozze a Lanzarote. Da anni dobbiamo ammettere che il turismo digitale è la nuova frontiera. Dobbiamo farci piacere questo nuovo mondo una volta per tutte. Oggi con quel dannato apparecchio telefonico in mano, con un ditino giri pagina e puoi passare in un attimo da Ipanema a Lhasa. Davanti agli occhi si apre un mappamondo di spiagge, drink, bikini, scogliere, foreste sterminate, letti a quattro piazze con una vista su tre cascate che s’impigliano fra loro come le trecce di Raperonzolo. L’Oscar del turismo digitale 2023 nasce grazie all’utilizzo di strumenti tanto lontani dal fax, strumenti che promuovono, attraggono e fanno interagire milioni di persone.
OSCAR DEL TURISMO DIGITALE 2023: LA REPUTAZIONE IN RETE
Prima di arrivare a stilare una classifica conviene porsi dal lato del ristoratore, dell’albergatore, dell’ufficio di promozione turistica regionale. Rispetto ai favolosi anni Settanta è aumentata nettamente la paura. Un tempo se un ragioniere di Pistoia non si trovava bene presso la pensione Caravella di Quercianella, quando tornava a casa raccontava la brutta esperienza a quattro gatti. Oggi quella stessa Caravella rischia di essere affondata dai leoni della tastiera.
Pochi dicono la verità, molti cercano il pelo nell’uovo, altri s’improvvisano architetti per interni, alcuni sfuggono alla noia scegliendo a caso una pizzeria da offendere gratuitamente. Tutto questo è molto pericoloso e chiede una squadra di moderne sentinelle pronte a rispondere punto su punto, a difendere la loro salsiccia e stracchino con impasto ai cereali.
Il digitale è anche questo, la condivisione istantanea con migliaia di sconosciuti può essere devastante, può formare una catena fallimentare dalla quale è difficilissimo liberarsi. L’Oscar del turismo digitale 2023 quindi è un’arma a doppio taglio: tanto eccitante per i vincitori, come follemente distruttiva per il finalino di coda. Il primo sicuramente ha dei meriti logistici, ambientali, attrattivi, ma senz’altro sa vendersi bene sui canali giusti, ha una squadra giovane di guardie del corpo che difendono con i denti e con le unghie le cinque stelle di gradimento. L’ultimo magari non avrà un mare cristallino, farà accomodare il cliente su vecchie seggiole con seduta di paglia, difetterà di offerte ed intrattenimenti, ma probabilmente è carente dal punto di vista promozionale-digitale.
QUANDO SI MANGIA BENE SI E’ GIA’ A META’ DELL’OPERA
Come nella sera delle stelle, non spoileriamo subito la migliore attrice protagonista, partiamo da un premio di contorno che però interessa grandi e piccini. L’Oscar del turismo digitale 2023, per la destinazione con la migliore offerta enogastronomica viene assegnato alle Langhe Monferrato Roero in Piemonte, un territorio famosissimo per gli Agnolotti, il Bollito, la Bagna Cauda, i Baci di Dama. Ed i suoi vini come il Barolo, il Barbaresco, il Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Asti.
Cosa ha portato un territorio se vogliamo così ristretto alla vittoria? Sicuramente la qualità delle materie prime, l’esperienza degli chef, i sapori forti e riconoscibili. Si, certo, tutto questo! Sono luoghi ideali in ogni stagione anche se certi piatti possono essere considerati invernali. Sono vicini a città d’arte. Non essendo un luogo balneare perde qualche punto d’estate ma ha il vantaggio che a novembre non mette tristezza, non risulta una landa sperduta dove cinque gatti si litigano una lisca sul bagnasciuga.
È una cucina ruspante, vera, che negli ultimi anni è stata apprezzata in modo massiccio anche dal pubblico straniero. Cortesia e professionalità, pulizia, chiarezza del prezzo. Non dimentichiamo però che stiamo parlando di turismo digitale, quindi nelle Langhe hanno fornito una performance online impeccabile e si sono distinti agli occhi di turisti e visitatori. Probabilmente, ancora prima di finire il dolce, una coppia dell’Alabama in viaggio di nozze ha condiviso giudizi positivi e recensioni stellari. Una foto, un click, quattro cuori, due parole chiave in uno slang basico ma penetrante. Una risposta del ristoratore nel medesimo linguaggio smart che, con due vocaboli, ha abbracciato tutti gli stati confederati.
Complimenti quindi ad una terra rigida e tenace come il Piemonte ed a tutti gli imprenditori che la mattina girano per i mercati ad acquistare prodotti freschi e saporiti, e la sera ringraziano i clienti via web.
OSCAR DEL TURISMO DIGITALE 2023: VINCE LA BASILICATA!
Vince la Basilicata! Sono loro a strappare l’Oscar del turismo digitale 2023. I viaggiatori italiani e stranieri hanno percepito questa bellissima regione come quella più ideale per una vacanza. I sassi di Matera, sulle orme dei Templari a Castelmezzano, il borgo dei murales a Sant’Angelo le Fratte, il parco della Murgia e Pisticci dove è possibile visitare l’azienda dell’Amaro Lucano.
A decretare i trionfatori del turismo online, arrivato all’ottava edizione, è la società The Data Appeal Company-Gruppo Almawave. Questo gruppo di lavoro fa un’attentissima analisi informatica basandosi sui dati di gradimento delle destinazioni e delle attrazioni turistiche. Seconda e terza sono arrivate Puglia e Lombardia.
Per arrivare a questa classifica, altro che passaparola anni Settanta. Decine di persone analizzano milioni di contenuti pubblicati online, relativi a migliaia di punti di interesse su tutto il territorio italiano. Un lavoro mastodontico. Le classifiche vengono stilate in base ai dati, ai commenti e alle recensioni raccolti sul web e calcolate dagli algoritmi e dall’intelligenza artificiale.
Parliamo di una mole di 40 milioni di tracce digitali: sono stati esaminati 876mila punti di interesse turistico, storico e culturale oltre a strutture ricettive, affitti brevi, locali e attività ristorative. Uno dei luoghi più apprezzati in Basilicata è risultato il borgo fantasma di Craco. A circa 50 chilometri da Matera c’è questa suggestiva quando spettrale città abbandonata. Nel 1963 una frana ha costretto i suoi abitanti a rifugiarsi nel nuovo comune di Craco Peschiera e Craco è diventata una meta turistica molto amata da visitatori di ogni parte del mondo.
Della Craco vecchia oggi rimangono le case aggrappate alla roccia e in particolare la torre normanna, che svetta sulla parte più alta del borgo. Questo rappresenta un segnale positivo, può far capire che molti recensiscono senza livore, ma con il gusto di farlo e consigliare ad altri nuove meraviglie da scoprire.