E’ notizia recente che a Battipaglia, nella provincia di Salerno, durante alcuni lavori sulla rete idrica della città, è venuto alla luce qualcosa di inaspettato, un patrimonio archeologico dal valore inestimabile: è stata rinvenuta una necropoli di epoca romana.
Una Necropoli romana è stata scoperta a Battipaglia. La necropoli, dal greco nekros, morto e polis, città, è un agglomerato di tombe, un’area in cui sono localizzate le sepolture dei membri di una comunità, in altre parole un cimitero.
UNA NECROPOLI ROMANA SCOPERTA A BATTIPAGLIA: UN’EPOCA ULTRATERRENA TORNA ALLA LUCE
Rappresentano per gli studiosi un’importante fonte di informazioni riguardo la civiltà di un determinato periodo, sulle loro usanze, riti e costumi, vita privata, rapporti di parentela e/o potere. Le differenze tra gli individui sono segnalate a partire dal trattamento dei cadaveri e dal corredo che i vivi pongono come accompagnamento al defunto, che è costituito dai beni che quest’ultimo possedeva e dagli oggetti che gli sono stati offerti come tributo.
I resti, in via Belvedere, nelle immediate vicinanze del centro urbano, sono costituiti da uno spazio funerario che ospitava, all’interno di un recinto o di un monumento funerario, un sarcofago in marmo greco probabilmente risalente al III D.C.
Il sarcofago, dotato di coperchio, presenta solo uno dei lati decorato da scanalature verticali, disposte intorno a un tondo centrale con sottostante campo rettangolare, questi spazi erano generalmente adibiti ad ospitare il ritratto del defunto e un’iscrizione dedicatoria, ma in questo caso risultano mancanti.
Sono presenti segni di scalpellatura che fanno supporre che il sarcofago non sia stato finito o sia stato riutilizzato, vale a dire che si trovava in un contesto diverso e che solo in un secondo momento è stato interrato lì.
LO STUDIO INIZIA ADESSO
Il contenuto dovrà essere ora analizzato dagli esperti. Dalle tombe sono stati recuperati per lo più frammenti di oggetti in bronzo, gioielli femminili e oggetti deperibili. Il sarcofago verrà portato alla soprintendenza per gli studi del caso. La necropoli, in maniera simile ai nostri cimiteri, è attraversata da piccole strade che permettevano di circolare tra le diverse sepolture, aggirandosi tra fosse e recinti funerari.
Si tratta di una necropoli romana di grande importanza situata lungo un antico percorso stradale, per questo si ipotizza un centro strutturato al quale il cimitero doveva essere collegato e conseguentemente che il ritrovamento sia soltanto parziale.
Dal momento che non è stato possibile estendere gli scavi alle aree limitrofe, l’attuale SS18 e la piazzola adiacente nei pressi della stazione di servizio Q8, la soprintendenza si sta muovendo per allargare il proprio raggio di azione, anche in ragione del fatto che in passato questa zona faceva parte dei territori della Magna Grecia grazie alla sua vicinanza all’insediamento di Poseidonia, l’attuale Paestum.