Potrebbe esistere un mondo senza banche e finanza? non è una canzone di Bennato, ma è l’innovazione che porta l’uso di tecnologia blockchain. Ma di cosa si tratta e com’è nata?
Tecnologia Blockchain, catena di blocchi, è un software capace di gestire e aggiornare in modo sicuro un registro contenente dati senza che ci sia qualcuno che debba controllarlo. Per capire a pieno le potenzialità di questo nuovo sistema non se ne può parlare senza spiegare prima cosa sono gli Small contracts.
Questi, chiamati anche contratti intelligenti, sono i classici contratti che si firmano online, fortemente limitati burocraticamente. La transazione sicura e univoca di questi è permessa proprio grazie agli algoritmi del software. Un’innovazione che tra poco potrebbe essere d’impatto per il mondo del lavoro: si potrebbe essere possessori di contratti più sicuri e garantiti perché completamente tracciabili.
ll lavoro dell’avvocato come quello del notaio in questo modo risulterebbero facilitati e velocizzati. Se invece pensiamo agli effetti di questo software provando a valutare le sue estreme potenzialità si potrebbe arrivare all’eliminazione di molte figure professionali facenti parte del mondo della giurisprudenza, delle banche e della finanza. Non ci sarebbe più bisogno di intermediari.
STORIA DELLA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN
La tecnologia blockchain nasce il 3 gennaio del 2009 in contemporanea con il lancio dei Bitcoin. Proprio questa tecnologia doveva garantire la sicurezza della trasmissione della allora nuova moneta digitale, la prima criptovaluta. Nel 2016 questi nuovi algoritmi vengono sempre più apprezzati e fortemente accostati ad una possibile innovazione digitale.
Successivamente è avvenuto quello che è stato chiamato da molti esperti criptowinter, cioè il crollo fallimentare del Bitcoin. Con esso anche la Blockchain è finita in secondo piano. Nel 2020 vengono finanziati due progetti per cui il software nato con i Bitcoin è assolutamente necessario per garantire la sicurezza operativa: la Central Banks Digital Currencies, un tipo di moneta digitale emessa da una banca centrale e non commerciale, mentre la Finance Digital Package è un progetto studiato dalla commissione europea per regolamentare i crypto asset: una strategia finanziaria digitale dell’UE volta a promuovere lo sviluppo tecnologico.
Nel 2021 cresce il mondo della finanza decentralizzata e la tecnologia blockchain viene messa nel cuore del progetto.
L’EVOLUZIONE DEL WEB IN WEB 3
Web 3 è l’evoluzione del web: quella che si intende per chi parla di rivoluzione digitale. Internet, come oggi lo conosciamo, si chiama web 2. Il problema di quest‘ultimo è che i motori di ricerca che usiamo oggi hanno lo svantaggio di essere fortemente centralizzati, i dati che internet acquisisce sono di proprietà di pochissime aziende, questo crea un problema di gestione della privacy.
Web 3 dà la possibilità di creare DApp: applicazioni decentralizzate interoperabili. La tecnologia blockchain all’interno di Web3, potrebbe portare ad una gestione dei dati personali più sicura permettendo così al possessore dell’utenza una completa privacy. La gestione di ogni dato non avrebbe bisogno di alcun supervisionatore.
Immaginare un mondo senza finanza, con una giurisprudenza limitata e una moneta digitale centralizzata, non vuol dire pensare solamente ad una rivoluzione digitale ma anche economica. Le banche private non esisterebbero più in Europa, ce ne sarebbe solamente una comunitaria, e chissà se, a questo punto, non sarebbe più comoda una moneta comune in un mondo che via via potrebbe adottare le medesime misure finanziarie.
La nostra identità sarebbe completamente protetta online dalla privacy, quindi, più di oggi, online sarebbero tutti i nostri movimenti economici e giuridici.
Mondo digitale e globalizzazione sono sempre più il nostro futuro. Un mondo che ci tiene sospesi in un’altra realtà e che nello stesso tempo ci tiene ancora più vicini attraverso una connessione costante, potrà sicuramente aprirci nuove prospettive.
