Film sulla politica, le pellicole da vedere una volta nella vita: Top Gun e Nascita di una Nazione

Film sulla politica, le pellicole da vedere una volta nella vita: Top Gun e Nascita di una Nazione

La politica, velatamente o no, ha sempre avuto un forte impatto sul cinema ma, nel corso di decenni, in alcuni casi, i rapporti di forza si sono stravolti. L’arte ha dialogato con i freddi giochi del potere. E’ diventata un’arma capace di influenzare lo spettatore e, assieme a lei, i film sulla politica. Iniziamo qui con la prima di una serie di puntate, in cui parleremo delle pellicole che, in un modo o nell’altro, hanno rappresentato e/o influenzato il contesto sociale e politico in cui sono state scritte e proiettate. Perché un film, a volte, non è solamente un film.

 

Le motivazioni per cui la politica entra nel cinema sono chiare, basti pensare al celebre film Forrest Gump, forte denuncia, tra le altre cose, della sanguinosa e inutile guerra in Vietnam, tanto esaltata dalla propaganda. La lingua italiana, come i nostri studi liceali ci hanno insegnato, deriva da un fenomeno puramente letterario che fa capo ai Promessi Sposi. Fino alla fine dell’ ‘800 la letteratura stessa è stata il principale motore artistico del cambiamento sociale. L’introduzione dei cinematografi, prima in europa poi in america, ha fatto in modo che una nuova forma d’arte prendesse il sopravvento: la pellicola ha rivoluzionato completamente il modo di raccontare una storia e si è arrivati a proiettare film sulla politica. Tutto è più veloce, fa rumore, si può vedere. Aumenta l’impatto e il coinvolgimento. Top Gun e Nascita di una nazione hanno avuto un notevole impatto politico, i cui effetti ancora oggi vengono presi in considerazione.

 

FILM SULLA POLITICA: TOP GUN

 

film sulla politica

 

Il famosissimo film d’azione, all’apparenza tutto fuoco e missili, ha avuto come risultato sociale un aumento vertiginoso degli arruolamenti nella marina americana. E’ un film sulla politica. L’opera è stata diretta da Tony Scott nel 1986 ed ha portato alla consacrazione il giovane attore Tom Cruise, vincitore di un Oscar ed un Golden Globe.

Pete Mitchell, chiamato Maverick è un promettente pilota della marina americana che, grazie alle sue sorprendenti doti, riesce ad entrare nella squadra dei Top gun: una scuola d’elite per aviatori della marina. Maverick ha deciso di arruolarsi tra le fila dei marines per onorare la memoria del padre morto in Vietnam; la sua motivazione e le sue capacità lo porteranno a diventare istruttore dei Top Gun.

Alla fine del film le sale del cinema sembrano essere diventate luoghi di propaganda. Tutti vogliono diventare proprio come Tom Cruise: coraggiosi militari esportatori di democrazia e sani valori. L’America alla fine degli anni ‘80, sotto la guida politica di Reagan, si trova impegnata negli scontri in medio oriente. La capitalista USA cercava di sferrare l’ultimo colpo di coda contro l’acerrima nemica URSS.

L’arruolamento nella marina, prima in calo, aumentò addirittura fino ad arrivare a toccare il 500%. Da questo dato si può immaginare quanto il film di Tony Scott sia riuscito ad influenzare l’opinione pubblica. Nel maggio del 2022 è uscito il sequel della nota pellicola: Top gun Maverick.

Molti critici si sono domandati se l’opera potesse di nuovo avere lo stesso impatto politico, il genere di film è lo stesso, come anche l’attore. Quaranta anni di differenza però non sono solamente serviti a segnare il volto dell’affascinante Maverik: il quadro politico è totalmente cambiato. Questa volta un film è rimasto solamente un film.

 

NASCITA DI UNA NAZIONE

 

Film sulla politica, le pellicole da vedere una volta nella vita: Top Gun e Nascita di una Nazione

 

La seconda pellicola altrettanto interessante da analizzare è stata capace di diffondere un vero e proprio mito, quello dei cappucci bianchi del Ku Klux Klan, fino a quel momento solo un gruppo massonico destinato all’estinzione.

Il film, diretto da David Wark Griffith nel 1915,  si ispira alla trama del romanzo, poi divenuto testo teatrale, di Dixon, The Clansman, oggi poco conosciuto. Due famiglie, tra loro emotivamente legate, si trovano rivali tra i diversi schieramenti che si erano creati durante la guerra: Nordisti, guidati da Lincon e sostenitori dell’abolizione della schiavitù contro i conservatori Sudisti.

Griffith colloca cronologicamente la nascita degli Stati Uniti d’America subito dopo la guerra del 1861 e non, invece, come è  riportato canonicamente nei libri di scuola, dopo la lotta per l’indipendenza dall’impero britannico. Il film racconta gli orrori della guerra, la morte di Lincoln, uno personaggi simbolo dell’epoca, ma soprattutto, la nascita del Klu klux Klan. L’opera è costata 5 volte più di ogni altro film prima diretto.

Viene considerato, grazie alle innovative tecniche usate, soprattutto nel montaggio, pietra miliare del cinema americano.  Dopo questo grande investimento l’America capisce la ricchezza che Hollywood può generare. Una delle scene tipiche dei film, in cui la vittima viene salvata all’ultimo secondo dall’eroe, viene riprodotta anche in questa pellicola.

Il principe azzurro però questa volta indossa inquietanti vestiti: Il Ku Klux Klan interviene per salvare degli uomini bianchi rinchiusi in una tenda, tenuti sotto scacco da ex schiavi. L’organizzazione segreta razzista, descritta come portatrice di ordine e pace, nell’opera viene raccontata come fondamentale per la vittoria nordista. Il KKK era stato fondato nel 1886 nel clima della Guerra di Secessione; grazie a Griffith vive una seconda rinascita.

L’uso dei cappucci bianchi è un’invenzione del film che il gruppo deciderà in seguito di adottare. Le polemiche che suscitò la pellicola furono molte, ma l’opera riuscì a trarne beneficio. Tutti entravano nella sala per capire il motivo per cui Nascita di una nazione sollevasse tante polemiche razziali. Ci fu un ingente aumento dei ricavi.

Le conseguenze dell’impatto politico del film, invece, le subiamo ancora oggi. Pensando alla frangia razzista più fanatica, noi tutti non possiamo che descriverla con le vesti con cui più di 100 anni fa il film l’ha riprodotta. L’opera di Griffith, amata dai critici, è nata con una macchia che porterà sempre con sé.

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