Con la definizione mobbing sul posto di lavoro, una sorta di terrore psicologico o comportamento vessatorio, si intendono alcuni comportamenti, individuali o di gruppo, diretti specificatamente contro una persona, con lo scopo di nuocerle o di allontanarla dal luogo di lavoro.
Il mobbing sul lavoro è un reato che per definizione si verifica quando un lavoratore rileva atti persecutori reiterati da parte di un collega di pari grado – mobbing orizzontale – o di un superiore – mobbing verticale -.
Nei casi peggiori di mobbing sul lavoro, interi gruppi potrebbero unirsi a scapito di un solo lavoratore o addirittura i vertici potrebbero attuare un disegno oppressivo più ampio per spingere uno specifico sottoposto a licenziarsi. In questo caso si parla di mobbing strategico.
ESEMPI DI MOBBING SUL LAVORO
Esempi di mobbing sul lavoro sono costituiti da tutta una serie di azioni violente su più livelli.
Il termine infatti è importato dall’etologia e sta a indicare l’insieme dei comportamenti aggressivi agiti da alcuni uccelli per difendersi dai predatori. Per estensione quindi, il mobbing può essere inteso non solo come un abuso palese e feroce ma anche come un più subdolo soverchiare, spesso per giunta difficile da dimostrare.
Isolamento sociale, ricatti psicologici e una violenza rarefatta e sottile sono le azioni mobbizzanti più spesso ardue da riconoscere e imbarazzanti da denunciare, spesso foriere non solo di danni materiali sul lavoro, mancate promozioni se non retrocessioni ingiustificate, ma anche di un disagio psico-fisico più ampio che può sfociare nel burnout. Come tutte le forme vessatorie, anche il mobbing si alimenta infatti dell’omertà della vittima, del suo senso di vergogna e della paura nel denunciare.
COSA FARE E A CHI RIVOLGERSI?
Per comprendere meglio quando si può parlare di mobbing sul lavoro, la Corte di cassazione ha individuato 7 parametri molto utili alla sua individuazione con la sentenza 10037/2015:
- Ambiente (azienda, ufficio ecc ecc)
- Durata (almeno 6 mesi)
- Frequenza (è la ricorrenza delle azioni vessatorie a determinare il mobbing)
- Tipo di azioni ostili
- Dislivello tra antagonisti
- Andamento per fasi successive
- Intento persecutorio
Per difendersi dal mobbing il primo consiglio è quello di rivolgersi ai sindacati di settore per ricevere tutto il sostegno morale e pratico di cui si ha bisogno.
Se esistono prove e testimonianze di una ricorrente vessazione, inoltre, si può procedere con una denuncia alle forze dell’ordine e all’avvio di pratiche legali mirate come ad esempio la diffida.
Il lavoro nobilita l’uomo, recita con orgoglio una citazione attribuita a Charles Darwin, così come la Costituzione italiana esordisce con la frase: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. E così deve essere.
Il lavoro come diritto e dovere per tutti i cittadini, che implichi il suo esercizio nel pieno rispetto dell’altro e di noi stessi.