Quella sera, nemmeno loro immaginavano di essere prossimi a diventare la band che avrebbe segnato una svolta radicale nel mondo del rock. Era un giovedì ed i credenti sapranno che il 12 luglio si festeggia San Fortunato. Addebitare, però, il successo dei Rolling Stones in qualche modo alla fortuna, suona quasi come una bestemmia. Quei cinque ragazzi avevano talento e lo hanno saputo gestire e sfruttare durante tutta la loro lunghissima carriera. I Rolling Stones debuttano a Londra e nel mondo, esattamente 61 anni fa. Un mito non ancora tramontato!
Hanno lanciato mode, hanno vissuto a notte fonda, hanno insegnato a maneggiare l’asta del microfono all’intero sistema solare, hanno girato il mondo con le loro facce irriverenti che non sono cambiate nonostante le rughe. Tutto questo, da quel 12 luglio del 1962, giorno in cui i Rolling Stones debuttano a Londra.
MARQUEE CLUB LONDON: I ROLLING STONES DEBUTTANO A LONDRA
Quella notte di luglio di sessantuno anni fa, i Rolling Stones hanno fatto la loro prima apparizione all’interno di questo locale. Un music club dove venivano suonati innumerevoli stili: jazz, blues, rock, skiffle. Delle grandi voci, capisaldi di tali musicali, vi abbiamo fornito un interessante approfondimento. Il Marquee Club, già nel 1950 era il principale polo d’attrazione per gli amanti della musica dal vivo. Dagli anni Sessanta agli anni Ottanta moltissimi artisti hanno calcato quel palcoscenico. In quel periodo, suonare al Marquee era una tappa fondamentale per chi voleva emergere. Un gruppo modesto non ci metteva piede.
Nel 1992 gli Europe hanno girato all’interno del Marquee il video di Halfway to Heaven e nei primi anni duemila Annie Lennox e Dave Stuart – gli Eurythmics – hanno fatto molte date nel club londinese. Poi, purtroppo, nel 2007 il locale ha chiuso i battenti a causa di cattive gestioni che si sono susseguite negli anni. Il marchio Marquee Club è stato acquisito da una cordata di imprenditori britannici, i quali potrebbero riaprire il locale in futuro.
I ROLLING STONES PRIMA DEL 12 LUGLIO 1962
I Rolling Stones debuttano a Londra: cinque ragazzi, diversi tra loro per provenienza ed estrazione sociale, sono pronti a salire sul palco. Sembra strano immaginare l’emozione di questi miti: al tempo erano poco più che ragazzini e senz’altro sudavano freddo. Pochi mesi prima di quella sera non si conoscevano ed ognuno di loro aveva già un vita complicata alle spalle.
Lewis Brian Hoppkin Jones, di origini gallesi, è figlio di due insegnanti, soffre di asma ed è un validissimo polistrumentista. All’età di 17 anni mette incinta la sua fidanzata, una studentessa di Cheltenham di 16 anni. Brian cerca di convincerla ad abortire, lei non accetta ma appena nato il piccolo viene dato in affidamento. Brian abbandona la scuola e se ne va di casa, viaggiando nel nord Europa e suonando per strada: inizia così la sua storia di musicista.
Michael Philip Jagger nasce a trenta chilometri da Londra, figlio di una parrucchiera e di un’insegnante di ginnastica. Inizia a suonare per noia, per passare il tempo con gli amici di scuola. Nella sala parrocchiale della sua cittadina canta per la prima volta in pubblico. I presenti rammentano avesse già alcune movenze che il frontman ha usato come marchio di fabbrica durante tutta la sua carriera.
Keith Richards è nato a Dartford da una famiglia operaia ma questo non gli ha impedito di essere considerato uno dei cinque migliori chitarristi di sempre. Nel 1959 fu espulso da scuola e non vi mi mise più piede. Inizia a dedicare tutto il suo tempo alla chitarra, con la speranza di riuscire a campare con la musica. Quando incontra gli altri si è già buttato ed è pronto a cambiare la sua vita.
William George Perks, conosciuto come Bill Wyman, la sera del 12 luglio è appena arrivato nel gruppo per sostituire Dick Taylor che è andato a suonare con i Pretty Things. In realtà, gli appena nati Rolling Stones avevano chiesto a Bill di entrare nella band perché possedeva un’ottima strumentazione propria.
Infine, Charles Robert Watts, il batterista. Nato nella zona Nord di Londra, adora sedere vicino al padre camionista mentre percorre la metropoli per le consegne. Charles inizia ad interessarsi giovanissimo alle percussioni: trasforma un vecchio banjo in un tamburo rullante. Quando suona, quella sera, pensa che sia solo un episodio, un modo per alzare due spicci e dare sfogo ai suoi arti.
IL RITORNO A QUANDO I ROLLING STONES DEBUTTANO A LONDRA: ANYBODY SEE MY BABY
Quando girano il video di questo fantastico pezzo, dei ragazzini del 1962 poco è rimasto. I loro volti, le loro mani e la loro sicurezza sono cambiati, eppure la scelta del luogo riporta alla mente quella loro prima sera.
Dei camerini scalcinati, un palco piccolo e poco illuminato, ragazze pronte a distrarre una clientela che non ama la musica. C’è tanta periferia ed una giovanissima Angiolina Jolie, protagonista insieme ai Rolling Stones del videoclip.
Il tempo per loro non passa.