A Roma Picasso metamorfico, A Torino Picasso Rendez-Vous

Picasso Metamorfico

Parlare del genio delle forme a mezzo secolo dalla sua morte: nulla di più facile e complicato allo stesso tempo. Solo mezzo secolo dalla morte del re delle emozioni grafiche del Novecento. Dopo le tappe in Svizzera e Spagna, anche l’Italia si accinge a celebrare il cinquantesimo anniversario dalla morte di Pablo Picasso, nato a Malaga nel 1881 e morto a Mougins nel 1973. La ricorrenza verrà celebrata con altre due esposizioni, di grafiche e incisioni, prima a Roma, con Picasso metamorfico, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, poi a Torino, in autunno, a Palazzo Saluzzo Paesana. Perchè, per comprendere un artista, spesso non basta parlare delle sue opere più acclamate.

 

Dall’idea alle dita, dalle dita al tratteggio, dal tratteggio alle forme, dalle forme al contenuto, dal contenuto al risultato. Non è forse questo, quello che fa un genio dell’arte? E’ proprio così che, a quanto pare, dovremmo approcciarci all’opera finale: ripercorrendone il processo di creazione. I disegni e le incisioni di Picasso metamorfico e di Picasso Rendez-Vous rappresentano proprio questo.

PICASSO METAMORFICO, A ROMA

 

Picasso metamorfico - disegni e serigrafie

 

Il mondo dell’arte della città di Roma si appresta a ripercorrere il tratto di Pablo Picasso non solo in occasione dei 50 anni dalla morte dell’artista: 70 anni fa, non dimentichiamolo, esponeva con una sua grande mostra, proprio alla Galleria. Inaugura così, il 28 giugno, per terminare poi il 5 novembre 2023, una chiara e profonda retrospettiva dal titolo Picasso metamorfico, dove si potranno ammirare ben 300 opere di grafica, incisioni e disegni, tutte provenienti dal Museo Casa Natal Picasso di Malaga. Ne faranno parte anche materiali d’archivio, per un approfondimento sulla celebre rassegna del ’53. Il curatore Fernando Castro Flórez fornisce una puntuale e attenta analisi dell’Io più profondo dell’artista, cercando di coglierne gli aspetti più sofferti e veritieri:

Ogni tratto dei suoi dipinti, ogni linea delle sue incisioni, è eseguito con determinazione e urgenza, in una lotta appassionata con il destino fatale, aggrappandosi a una carne che, per Picasso, non è mai stata ‘triste’. Picasso è un artista metamorfico che ha saputo modulare le sue ossessioni, cercando, per usare il titolo della sua opera, di prendere il desiderio per la coda.

Visitare questa mostra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma significa rivivere 67 anni della vita di un uomo, innanzitutto, guardato attraverso l’occhio dell’artista. Picasso metamorfico è un cammino che inizia nel 1905 e conduce sino al 1972, offrendo un panorama completo dell’immaginario picassiano e consentendo di riscoprirne le fondamenta attraverso i tratti finali, indispensabili a donargli una solida struttura basale.

PICASSO RENDEZ-VOUS A TORINO

 

A Roma Picasso metamorfico, A Torino Picasso Rendez-Vous

 

Le celebrazioni, iniziate nel 2023 e che proseguiranno come una sorta di tour a tappe su tutto il territorio italiano ed europeo, stazioneranno anche a Torino. Il 12 ottobre si accenderanno i riflettori sulla mostra di 300 opere, tra fotografie, litografie, ceramiche e incisioni, dal titolo Picasso Rendez-vous a Torino. Il percorso, il quale terminerà il 14 gennaio 2024, avrà luogo nei saloni settecenteschi di Palazzo Saluzzo Paesana, nel centro di una sorprendente città che così tanto ha da offrire a visitatori e cittadini. Il curatore Jean Christoph Hubert si è espresso con grande entusiasmo e ammirazione per questa imminente iniziativa:

Come curatore della mostra, sono molto orgoglioso di presentare lo spirito creativo dell’artista anche nei confronti delle arti grafiche. Spesso trascurato, questo aspetto riassume tuttavia in modo perfetto la conclusione dell’immensa eredità artistica lasciata da Picasso nel 1973.

L’opera grafica di Picasso detiene, infatti, un primato di grande importanza all’interno di tutta la sua produzione artistica, sebbene lo sguardo della critica e di tutti noi si concentri spesso sulle sue opere più conosciute. Tutto, invece, nasce da un’idea, un tratto, una linea. Non esiste materia senza i suoi contorni. E’ da quelli che, molto probabilmente, si può comprendere davvero il senso e le intenzioni iniziali di chi ha composto un’opera. Spesso, i disegni preparatori svelano – con più o meno sorpresa, con più o meno intensità e tragicità – pensieri e intenzioni.

Queste due mostre, probabilmente, saranno due tessere complementari di un caleidoscopico punto di vista sull’artista catalano, consentendoci di partire dalla sua mano per arrivare al suo cuore.

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